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Il BMW Group accelera il processo di riduzione della CO2 e si concentra in maniera consistente sull’economia circolare con la Neue Klasse

Il BMW Group sta accelerando il passo nel suo impegno contro il cambiamento climatico. In prospettiva futura, con l’introduzione della Neue Klasse, l’azienda sta ulteriormente rafforzando i propri obiettivi autodefiniti, annunciati la scorsa estate, per ridurre significativamente le emissioni di CO2 impegnandosi allo stesso tempo a seguire un percorso chiaro a sostegno dell’obiettivo di contenere entro 1,5 gradi il riscaldamento globale.

 

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Marco Di Gregorio
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  • Zipse: “ci impegniamo a seguire un percorso chiaro per raggiungere l’obiettivo 1,5 gradi”
  • Riduzione delle emissioni globali di CO2 in fase d’uso del 50%
  • Riduzione delle emissioni di CO2 durante il ciclo di vita di più del 40%
  • Dieci milioni di veicoli interamente elettrici in dieci anni
  • Secondary first: uso programmato di materiali secondari fino al 50% - sono necessarie iniziative per lo sviluppo del mercato
  • Cooperazione con BASF e ALBA per il riciclo della plastica
  • Scarsità delle risorse e responsabilità sociale: il BMW Group resta focalizzato sull’economia circolare per materiali sostenibili
  • RE:BMW – economia circolare alla IAA Mobility di Monaco

 

Monaco. Il BMW Group sta accelerando il passo nel suo impegno contro il cambiamento climatico. In prospettiva futura, con l’introduzione della Neue Klasse, l’azienda sta ulteriormente rafforzando i propri obiettivi autodefiniti, annunciati la scorsa estate, per ridurre significativamente le emissioni di CO2 impegnandosi allo stesso tempo a seguire un percorso chiaro a sostegno dell’obiettivo di contenere entro 1,5 gradi il riscaldamento globale. La Neue Klasse vedrà anche l’aumento significativo nel BMW Group dell’uso di materiali secondari con un focus particolare sui principi dell’economia circolare, promuovendo allo stesso tempo anche condizioni quadro migliori per la creazione di un mercato dei materiali secondari.

Al fine di ottenere un’ulteriore diminuzione delle emissioni di CO2, il focus si concentra sulla fase d’uso dei veicoli, che costituisce il 70% dell’impronta di CO2 del BMW Group. Entro il 2030 le emissioni di CO2 per veicolo e chilometro guidato saranno almeno dimezzate rispetto ai livelli del 2019. L’impegno di tutti i produttori in tema di lotta al cambiamento climatico può essere confrontato al meglio se si considera l’intero ciclo di vita di un veicolo, comprese produzione e filiera produttiva a monte. In questo campo, il BMW Group sta progettando una riduzione delle emissioni di CO2 per veicolo di almeno il 40%.

“Il modo in cui le aziende fanno fronte alle emissioni di CO2 è diventato un fattore predominante quando occorre giudicare gli eventi societari. Il fattore decisivo nella lotta al cambiamento climatico è quanto sensibilmente possiamo migliorare l’impronta ambientale dei veicoli nel corso dell’intero ciclo di vita. È per questo che ci stiamo prefissando obiettivi trasparenti e ambiziosi per una riduzione sostanziale delle emissioni di CO2; questi sono convalidati dalla Science Based Targets Initiative e daranno un contributo effettivo e misurabile” ha dichiarato Oliver Zipse, Presidente del Consiglio di Amministrazione di BMW AG a Monaco lo scorso giovedì. “Con la Neue Klasse stiamo perfezionando notevolmente il nostro impegno, promettendoci anche di seguire un percorso chiaro nel raggiungimento dell’obiettivo 1,5 gradi”.

Il BMW Group è il primo costruttore tedesco a unirsi alla Business Ambition for 1.5°C della Science Based Targets Initiative e si impegna a raggiungere la piena neutralità climatica nell’intera catena del valore entro e non oltre il 2050. Ciò significa che il Gruppo fa anche parte della International Race to Zero Initiative. Il Gruppo è convinto che questo obiettivo possa essere raggiunto attraverso l’innovazione piuttosto che il divieto generale sulle tecnologie individuali.

Il driver più potente su questo percorso verso la neutralità climatica è rappresentato dalla mobilità elettrica, con la Neue Klasse del BMW Group che darà un ulteriore slancio al mercato. Nei prossimi dieci anni circa, l’azienda metterà in strada più o meno dieci milioni di veicoli interamente elettrici. Già entro il 2030, almeno la metà delle vendite globali del BMW Group sarà costituita da veicoli interamente elettrici, con il brand MINI che dal 2030 offrirà solo veicoli interamente elettrici.

Il BMW Group continua ad attenersi ai criteri rigorosi della Science Based Targets Initiative per valutare la riduzione delle emissioni di CO2 dei suoi veicoli nel mondo durante la guida in strada. Nel calcolo sono incluse, per esempio, le emissioni derivate dalla produzione di carburante o elettricità e il consumo si basa sul ciclo WLTP con l’aggiunta del 10%. Grazie ai suoi prodotti attuali e alla strategia di elettrificazione, il Gruppo è sulla buona strada per il raggiungimento dell’obiettivo della flotta UE entro il 2030.

 

Oltre l’elettricità green: maggiore attenzione sull’uso delle risorse in futuro

Per il BMW Group aumentare solo il numero di veicoli elettrici in strada non comporta automaticamente una mobilità rispettosa del clima. L’azienda comprende l’importanza di ridurre anche l’uso di materiali primari, il relativo sfruttamento delle risorse dannoso per l’ambiente nonché la loro lavorazione da cui spesso viene prodotta CO2, specialmente nella produzione di automobili, una delle industrie più dispendiose in termini di risorse.

“Nel 2017 per la prima volta la popolazione mondiale ha consumato più di 100 miliardi di tonnellate di risorse nel corso di un solo anno, tendenza che anche noi nell’industria automotive dobbiamo contrastare” ha dichiarato Zipse. “Questa è una tematica strategica che non riguarda solo la sostenibilità ecologica ma anche quella economica; l’andamento attuale dei prezzi delle materie prime dimostra l’impatto che un’industria dipendente da risorse limitate deve aspettarsi”.

L’aumento dei veicoli a batteria ha provocato una crescita nella domanda di molte materie prime quali cobalto, nichel e alluminio, necessarie per le batterie ad alta tensione dei veicoli. Tuttavia, i materiali hanno un ampio potenziale di riutilizzo nel quadro dell’economia circolare. Collaborando con partner specialisti del settore il BMW Group ha già dimostrato che è fattibile, a livello tecnologico, raggiungere più del 90% di efficacia in termini di riciclo.

La percentuale di nichel secondario usato per le batterie ad alta tensione nella BMW iX è già il 50%, con l’alloggiamento della batteria che contiene fino al 30% di alluminio secondario. Il BMW Group intende perfezionare ulteriormente questi dati per le future generazioni di prodotti.

Oltre alla sempre più scarsa disponibilità di materiali primari e al conseguente aumento dei prezzi delle materie prime ci sono molte ragioni di sostenibilità per cui si dovrebbe ricorrere a materiali secondari e progredire verso un’economia circolare.

La fornitura di materiali secondari è un settore che produce notevolmente meno CO2 rispetto a quella di materiali primari e può ridurre notevolmente l’impronta di CO2, specialmente all’interno della filiera di produzione. Nel caso dell’alluminio secondario, il risparmio di CO2 rispetto ai materiali primari costituisce un fattore più o meno compreso tra 4 e 6, mentre alluminio e termoplastica si attestano tra il 2 e il 5.

L’estrazione delle risorse per le materie prime, specialmente quella mineraria, ha un impatto considerevole su una capacità basilare, ossia la capacità di rigenerazione degli ecosistemi. Questo impatto può essere ridotto sensibilmente incrementando l’uso di materiali secondari.

L’estrazione mineraria e il commercio di minerali di conflitto comporta il possibile rischio di relative violazioni di standard ambientali e sociali. Il BMW Group ha stabilito numerosi provvedimenti per contrastare tale rischio, tra cui l’adesione alla Responsible Minerals Initiative. Tuttavia, la strategia più efficace per fronteggiare il rischio è ridurre al minimo l’estrazione mineraria dei suddetti materiali primari.

 

“Secondary First”: materiali essenziali per i veicoli con un contenuto secondario

Nell’ambito del suo approccio olistico alla sostenibilità, il BMW Group intende incrementare notevolmente la percentuale di materiali secondari nei propri veicoli. In media, attualmente i veicoli sono prodotti usando circa il 30% di materiali riciclati e riutilizzabili. Con l’approccio “Secondary First” il BMW Group prevede di aumentare progressivamente questa quota fino al 50%.

Chiaramente è fondamentale che la qualità, sicurezza e affidabilità dei materiali siano conformi agli stessi standard elevati che sono in vigore per le materie prime, ed è pertanto essenziale aumentare sensibilmente la disponibilità di mercato di questi materiali di alta qualità. A tale scopo, occorre adottare approcci e iniziative politiche intersettoriali.

Sulla base dei quattro principi RE:THINK, RE:DUCE, RE:USE, RE:CYCLE il BMW Group sta incrementando le proprie attività nel campo dell’economia circolare, un settore dove sta portando avanti un lavoro pionieristico. La produzione dei veicoli, per esempio, attualmente prevede una separazione sempre maggiore di gruppi di materiali fondamentali e il loro riciclo, in modo tale da essere riutilizzati dall’industria nel contesto dei cosiddetti “circuiti chiusi”.

 

Collaborazione con BASF e ALBA Group

Nel contesto della filiera di produzione e a seconda della disponibilità di mercato, i materiali secondari vengono usati in maniera sempre più consistente nei veicoli del BMW Group. Inoltre, assieme ai propri partner l’azienda sta dando uno slancio importante nello sviluppo dei materiali secondari. Un esempio di ciò è il progetto pilota con BASF e ALBA Group per un incremento del riciclo delle plastiche usate nelle automobili.

L’obiettivo del progetto è ridurre l’uso di plastiche primarie tramite un sistema di riciclo completo. A tal proposito, ALBA Group analizza i veicoli del BMW Group a fine vita per stabilire se è possibile procedere con un riciclo della plastica car-to-car. In una seconda fase, BASF valuta la possibilità di un riciclo chimico dei rifiuti separati per ottenere l’olio di pirolisi. Questo può essere poi utilizzato come base per nuovi prodotti in plastica. In futuro, il rivestimento di una portiera nuova potrebbe essere realizzato da un pannello del quadro strumenti usato, per esempio.

 

Circuito chiuso invece di downcycling: “Circular Design” come base per un’economia circolare

Al fine di ottenere percentuali di riciclo più alte garantendo allo stesso tempo l’alta qualità dei materiali secondari, i materiali devono essere estratti nella loro forma più pura e il prima possibile durante il processo di riciclo. Per esempio, i sistemi di cablaggio a bordo dei veicoli devono essere facilmente removibili per evitare che l’alluminio si mescoli al rame dei fasci di cablaggio. Nell’eventualità questo accadesse, l’alluminio secondario perderebbe le sue proprietà materiali essenziali e di conseguenza non rispetterebbe i severi requisiti di sicurezza dell’industria automotive. Per facilitare questa estrazione precoce e semplice dei materiali, è necessario utilizzare in maniera progressivamente maggiore i monomateriali per gli interni delle automobili, in modo tale che alla fine del loro ciclo di vita si possa reinserire quanto più possibile nel ciclo dei materiali riutilizzabili. Sostanzialmente, ridurre il numero dei materiali può aiutare a migliorare la qualità di quelli riciclati. Attualmente i diversi materiali che compongono i veicoli sono tra gli 8.000 e i 10.000 circa.

Per raggiungere questo obiettivo il BMW Group si sta concentrando ora su un concept di “Circular Design” progettato per garantire la capacità economica di smontaggio dei veicoli. È essenziale che lo smontaggio dei veicoli e delle componenti individuali sia rapido ed efficiente in termini di costi per garantire che i prezzi dei materiali secondari siano competitivi. Tutto parte dalla costruzione del veicolo, che deve essere effettuata in modo da permettere la rimozione dei materiali alla fine della vita utile del veicolo evitando che diversi tipi di materiali si mischino tra loro.

 

RE:BMW alla IAA Mobility – una prospettiva visionaria sull’economia circolare

L’economia circolare sarà il fulcro della partecipazione del BMW Group alla IAA Mobility 2021 di Monaco, dove l’azienda presenterà una prospettiva visionaria sul potenziale dell’economia circolare e della mobilità sostenibile. La BMW i Vision Circular incarna l’ambizioso claim dell’azienda di essere il produttore più sostenibile per la mobilità premium individuale.

Questo veicolo visionario, progettato secondo i quattro principi dell’economia sostenibile Re:think, Re:duce, Re:use e Re:cycle, mostra come la mobilità urbana individuale, sostenibile e di lusso potrà apparire nel 2040. La BMW i Vision Circular è prodotta da materiali 100% secondari o materie prime rinnovabili ed è 100% riciclabile.

Quest’automobile è la dimostrazione che salvaguardia del clima e mobilità individuale non sempre si contraddicono. Al contrario, usando nuove tecnologie e innovazione il BMW Group può soddisfare i requisiti globali per una maggiore sostenibilità senza che i clienti debbano rinunciare alla mobilità individuale.

 

Per ulteriori informazioni:

Marco Di Gregorio                                                          

Corporate Communication Manager

Telefono: +39 0251610088

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Il BMW Group

Con i suoi quattro marchi BMW, MINI, Rolls-Royce e BMW Motorrad, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e moto premium e offre anche servizi finanziari e di mobilità premium. Il BMW Group gestisce 31 stabilimenti di produzione e assemblaggio in 15 Paesi ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 Paesi.

Nel 2020, il BMW Group ha venduto oltre 2,3 milioni di automobili e oltre 169.000 motocicli in tutto il mondo. L'utile al lordo delle imposte nell'esercizio finanziario 2020 è stato di 5,222 miliardi di Euro con ricavi per 98,990 miliardi di Euro. Al 31 dicembre 2020, il BMW Group contava un organico di 120.726 dipendenti.

Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione di lungo periodo e su un’azione responsabile. Per questo l’azienda ha stabilito come parte integrante della propria strategia la sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare le risorse.

BMW Group Italia è presente nel nostro Paese da oltre 50 anni e vanta oggi 4 società che danno lavoro a 1.000 collaboratori. La filiale italiana è uno dei sei mercati principali a livello mondiale per la vendita di auto e moto del BMW Group.

 

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I consumi di carburante e le emissioni di CO2 riportati sono stati determinati sulla base delle disposizioni di cui al Regolamento CE n. 715/2007 nella versione applicabile al momento dellomologazione.

I dati si riferiscono ad un veicolo con configurazione base effettuata in Germania ed il range indicato considera le dimensioni diverse delle ruote e degli pneumatici selezionati.

I valori sopra indicati sono già stati determinati sulla base del nuovo Regolamento WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure) e sono riportati in valori equivalenti NEDC al fine di garantire il confronto tra i veicoli.

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