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SULLE ORME DI UNA LEGGENDA: CON LA MINI JOHN COOPER WORKS AL PRINCIPATO DI MONACO.
Wed Sep 02 11:01:00 CEST 2020 Comunicati Stampa
La MINI John Cooper Works è la massima espressione di estremo divertimento alla guida nel segmento delle compatte premium. La ricerca del suo DNA sportivo ci riporta alla scena del più grande successo della classica Mini e in un viaggio indietro nel tempo fino agli anni d’oro del rally di Montecarlo.
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Cristiana Raffaella Lattuada
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Cristiana Raffaella Lattuada
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Monaco. La Formula 1 sul circuito nord del Nürburgring, la gara di 24 ore di Le Mans, le 500 miglia di Indianopolis o il Rally di Montecarlo. Ogni disciplina sportiva automobilistica ha un proprio posto emblematico. Chiunque abbia raggiunto la vittoria, ha un posto assicurato nell’albo storico della competizione. I piloti per tre volte vincenti, ottengono lo status leggendario nella hall of fame. La classica Mini ha conquistato i cuori degli appassionati di motori durante le prove speciali in Provenza, sulle strade tortuose e sui tornanti del Col de Turini e sul circuito del Gran Premio, per le strade della città di Monaco. In ciascuno degli anni 1964, 1965 e 1967, la vettura britannica si è aggiudicata la vittoria assoluta nel Rally di Montecarlo. Da allora, il classico rally è legato indissolubilmente alla storia del brand e al nome John Cooper. In un viaggio indietro nel tempo con il successore legittimo dell’auto rivelazione degli anni 60, la MINI John Cooper Works (consumo di carburante: 7,1 - 6,9 l/ 100 km; emissioni di CO2: 162 - 157 g/km) dimostra il legame profondo con la città di Monaco, tangibile ad ogni chilometro.
Un motore a quattro cilindri da 170 kW/231 CV con tecnologia MINI TwinPower Turbo, un sistema di scarico sportivo e un telaio unico al modello con sistema di frenatura sportiva e le ruote in alluminio leggero John Cooper Works da 17 pollici, trasformano la MINI John Cooper Works nell'apoteosi del divertimento di guida estremo nel settore premium delle auto piccole. Lo sprint da zero a 100 avviene in 6,3 secondi. Nello sprint intermedio, dagli 80 ai 120 km/h, l’auto ci impiega solamente 5.6 secondi, e supera addirittura le auto sportive.
Questo la collega alla classica Mini guidata da Paddy Hopkirk (1964), Timo Mäkinen (1965) e Rauno Aaltonen (1967) con successi eccezionali, sempre ottenuti contro avversari molto più importanti e influenti. Era un'epoca in cui le vetture di diverse categorie gareggiavano l'una contro l'altra nel Rally di Montecarlo. Per compensare le differenze di peso, lo spostamento e le prestazioni, veniva utilizzata una formula particolare quando si assegnava il punteggio. Grazie all'agilità e all'affidabilità della classica Mini, insieme alle sue abilità nel rally, i conducenti MINI possono competere in modo equo anche contro le potenti e aggressive auto di punta di altri produttori.
Oggi, chiunque faccia rotta per il Principato di Monaco attraverso le strade tra le montagne del sud della Francia, segue le orme delle leggende dei rally di un tempo. Anche guidando in una giornata estiva, la MINI John Cooper Works è ideale, essendo dotata di freni particolarmente potenti, sistemi di stabilità di guida poliedrici e aria condizionata automatica, e ci permette anche di farci un'idea delle sfide che i concorrenti hanno dovuto affrontare sul percorso, come, ad esempio, durante la leggendaria "Notte dei Lunghi Coltelli" più di 50 anni fa.
Le ripide strade che portano al Col de Turini, il manto ghiacciato e l'oscurità hanno richiesto un enorme coraggio e abilità da parte dei piloti.
Paesaggi spettacolari dominano il quadro delle Alpi Marittime francesi. La prospettiva cambia con i canyon, il lungomare e il Porto di Monaco. La strada scorre parallela alla costa lungo l'Avenue Agerbol e la Route de la Moyenne Corniche, offrendo molte opportunità di sosta per godersi la vista panoramica mozzafiato sul Principato in riva al mare.
A sud di Monaco, tra il Port de Fontvieille e lo stadio di calcio dell'AS Monaco, la MINI John Cooper Works passa davanti alla Roseraie Princesse Grace, un roseto allestito per celebrare la memoria della Principessa Gracia Patricia. Da lì, non distano molto la residenza principesca e il centro di Montecarlo.
Nel porto turistico e nella ricerca di un parcheggio davanti al casinò di Montecarlo, la MINI John Cooper Works si muove sicura di sé, in modo simile alla testarda Mini classica d'epoca sul percorso del rally, attraverso auto berline di lusso e di supersportive tedesche, italiane e britanniche che dominano le strade di Monaco. L'auto si afferma con un sofisticato understatement grazie al suo kit aerodinamico standard John Cooper Works e l'alettone posteriore, evidenziando il massimo divertimento alla guida, con un'impronta minimalista.
In nessun altro luogo come a Montecarlo, la MINI John Cooper Works dimostra che l’adrenalina da corsa può essere vissuta anche in città nel traffico quotidiano. Dopotutto, questo è un posto dove si guida su un vero e proprio circuito di gran premio. Bisogna tuttavia fare in modo di percorrerlo in senso orario, proprio come nei weekend di gara.
Pronti, partenza, via e si scende nella famosa curva a destra di Sainte-Dévote e poi in salita in direzione del casinò. Percorrendo il circuito stradale, si può vedere la scia di statue di bronzo raffiguranti le famose auto da corsa e i loro piloti.
La MINI John Cooper Works è nel suo elemento anche una volta arrivati al tornante che per decenni ha causato problemi ai veri razzi di Formula 1.
Poco dopo, percorre con stile il tunnel sotto l'Hotel Fairmont, gira l'angolo di Piscine passando per la piscina e per l'altrettanto famoso angolo della Rascasse di fronte all'omonimo ristorante. Il piccolo atleta d'élite, dotato di un abitacolo disegnato appositamente per il modello e di sedili sportivi John Cooper Works, rende l’esperienza di guida unica grazie all'unione perfetta tra la tradizione motoristica e il divertimento di guida moderno, pur sempre mantenendo il limite di velocità.
I valori del consumo di carburante, delle emissioni di CO2 e del consumo di energia elettrica indicati sono stati determinati in base alla procedura di prova definita nella direttiva europea VO (EU) 2007/715 nella versione applicabile al momento dell'omologazione. Le cifre si riferiscono ad un veicolo con configurazione di base in Germania e la gamma indicata tiene conto dell'equipaggiamento opzionale e delle diverse dimensioni di ruote e pneumatici disponibili sul modello selezionato. Questi fattori possono cambiare durante la configurazione.
I valori di alcuni veicoli sono misurati secondo la nuova procedura di prova WLTP (Worldwide Harmonised Light-Duty Vehicles Test Procedure) e convertiti in NEDC (New European Driving Cycle) a scopo di confronto. Le tasse o altre imposte per questi veicoli possono essere basate su dati relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 che differiscono da quelli qui riportati.
Ulteriori informazioni sul consumo ufficiale di carburante e sulle emissioni ufficiali specifiche di CO2 delle autovetture nuove sono riportate nel "Manuale sul consumo di carburante, le emissioni di CO2 e il consumo di energia delle autovetture nuove", che può essere ottenuto gratuitamente presso tutti i punti vendita e presso la Deutsche Automobil Treuhand GmbH (DAT), Hellmuth-Hirth-Str. 1, 73760 Ostfildern-Scharnhausen e all'indirizzo https://www.dat.de/co2/.
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