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Il nuovo logo MINI: fedele alla tradizione, autentico, chiaro
Tue Dec 12 23:45:00 CET 2017 Comunicati Stampa
L’attuale interpretazione dell’emblema del marchio unisce gli elementi stilistici della prima fase della Mini classica ad un aspetto orientato al futuro che si concentra sull’essenziale. L’ultimo capitolo della storia variegata del logo MINI sarà visibile su tutti i modelli MINI a partire da marzo 2018: sul cofano e sul bagagliaio, al centro del volante e sul telecomando.
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BMW Group
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Cristiana Raffaella Lattuada
BMW Group
L’attuale interpretazione dell’emblema del marchio unisce gli
elementi stilistici della prima fase della Mini classica ad un aspetto
orientato al futuro che si concentra sull’essenziale. L’ultimo
capitolo della storia variegata del logo MINI sarà visibile su tutti i
modelli MINI a partire da marzo 2018: sul cofano e sul bagagliaio, al
centro del volante e sul telecomando.
Monaco. Al centro della nuova identità del marchio
MINI c’è la consapevolezza dei valori tradizionali unita allo spirito
dello sviluppo orientato al futuro. Questa filosofia viene anche
riflessa nell’aspetto visivo del marchio premium britannico, di cui il
logo è l’elemento centrale. L’attuale interpretazione del logo
conosciuto in tutto il mondo prende la forma di un design ridotto che
si concentra sull’essenziale. Lo si vedrà su tutti gli attuali modelli
MINI a partire dal marzo 2018.
Il nuovo logo MINI si ispira allo stile tridimensionale della
rappresentazione che esiste fin da quando nel 2001 è stato rilanciato
il marchio, applicandolo ad una forma di espressione visiva conosciuta
come “flat design” che mette a fuoco gli elementi grafici chiave. La
conservazione del motivo fondamentale e tradizionale di una ruota
alata con il nome del marchio stampato a lettere maiuscole al centro
fa sì che il logo venga subito riconosciuto. La voluta elusione di
ombreggiature e di toni grigi crea un effetto bianco e nero
contrastante che trasmette l’autenticità e la chiarezza della nuova
identità del marchio, con il suo carattere bidimensionale che permette
anche un’applicazione universale. Il nuovo logo sarà utilizzato come
emblema distintivo di tutti i modelli MINI – sul cofano, sul
portellone posteriore, al centro del volante e sul telecomando.
La più recente rivisitazione del design introduce un altro
capitolo nella storia del logo MINI. C’è una somiglianza
particolarmente evidente con l’emblema introdotto per la Mini classica
a metà degli anni Novanta. A quel tempo, il nome del marchio appariva
anche in lettere maiuscole al centro di un cerchio con ali stilizzate.
L’abbinamento dei simboli della ruota e delle ali risale ai
primissimi anni della Mini classica. Quando nel 1959 la British Motor
Corporation (BMC) lanciò sul mercato la Morris Mini-Minor insieme alla
Austin Seven, strutturalmente identica, la prima era caratterizzata
dal logo del marchio Morris. Questo presentava un bue rosso e tre onde
azzurre – il simbolo della città di Oxford – che appariva all’interno
di un cerchio con due ali stilizzate a destra e a sinistra. Invece, il
modello gemello – che portava il nome di Austin MINI dal 1962 in poi –
presentava il logo esagonale sopra la griglia del radiatore, mettendo
in vista l’iscrizione del marchio ed il suo emblema. Due ulteriori
varianti singole della piccola auto rivoluzionaria apparvero anche
sotto due altri nomi del marchio BMC: Wolseley e Riley. La Wolseley
Hornet e la Riley Elf si distinguevano per il loro design, non
soltanto per la carrozzeria modificata e rifiniture esclusive, ma
anche per l’utilizzo del proprio logo distintivo in entrambi i casi.
L’identità multipla della Mini classica finì nel 1969. Da allora
in poi fu prodotta soltanto nello stabilimento di Longbridge nel Regno
Unito e, allo stesso tempo, le fu dato l’unico illustre appellativo di
Mini. Per segnare questa tappa, la Mini classica ebbe anche un nuovo
logo: il motivo era un emblema classico che presentava un disegno
astratto senza alcuna somiglianza con i simboli originari. Il
cosiddetto scudo Mini rimase utilizzato per decenni, ed il suo design
adattato in diverse occasioni. Numerosi modelli speciali della Mini
classica furono dotati di logo disegnati di volta in volta, sebbene
tutti fossero basati sul format dell’emblema universale.
La nuova edizione della Mini Cooper nel 1990 vide un cambiamento
di questi rigidi principi: ci fu un ritorno al logo con il design
tradizionale ed una particolare attenzione sui meriti sportivi della
Mini classica. Una ruota cromata con ali stilizzate ricordava il logo
della Morris Mini-Minor, ma invece del bue e delle onde, l’iscrizione
rossa “MINI COOPER” appariva ora con una corona di alloro verde su uno
sfondo bianco. Nel 1996 questa variante fu poi applicata ad altri
modelli con uno sfondo modificato e con l’iscrizione “MINI” che
spiccava su un fondale verde.
Pochi anni più tardi, durante i preparativi per il rilancio del
marchio – che oggi appartiene al BMW Group – si decise di ridefinire
non soltanto l’identità MINI ma anche il suo logo. In questo caso, il
design del logo utilizzato più recentemente per la Mini classica fu
preso come base e aggiornato in ogni sua parte. Alla sua presentazione
nel novembre 2000, la MINI moderna appariva con un logo
tridimensionale di elevata qualità con l’iscrizione bianca del marchio
su uno sfondo nero. La ruota cromata e le ali stilizzate rimasero
immutate per quasi 15 anni, diventando il simbolo riconosciuto in
tutto il mondo del driving fun, dello stile personalizzato e della
qualità premium in una vettura compatta del 21° secolo. Il nuovo logo
MINI riflette anch’esso un chiaro impegno verso la tradizione del
marchio britannico, la cui origine risale ormai a quasi 60 anni fa.
Il BMW Group
Con i suoi quattro marchi BMW,
MINI, Rolls-Royce e BMW Motorrad, il BMW Group è il costruttore leader
mondiale di auto e moto premium e offre anche servizi finanziari e di
mobilità premium. Come azienda globale, il BMW Group gestisce 31
stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di
vendita globale in oltre 140 paesi.
Nel 2016, il BMW Group ha venduto circa 2.367 milioni di
automobili e 145.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle
imposte è stato di 9,67 miliardi di Euro con ricavi pari a circa 94,16
miliardi di euro. Al 31 dicembre 2016, il BMW Group contava 124.729 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
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