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MINI LIVING – Do Disturb. MINI presenta un’installazione durante il Salone del Mobile 2016
Wed Apr 13 16:15:00 CEST 2016 Comunicati Stampa
«Creative Use of Space», l’uso creativo dello spazio, è un aspetto essenziale del marchio MINI. Si può trasferire questo principio nello spazio abitativo urbano? Sì, e lo dimostra l’installazione «MINI LIVING», visibile al Salone del Mobile 2016 di Milano.
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Cristiana Raffaella Lattuada
BMW Group
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Cristiana Raffaella Lattuada
BMW Group
Monaco/Milano. «Creative Use of Space», l’uso
creativo dello spazio, è un aspetto essenziale del marchio MINI. Si
può trasferire questo principio nello spazio abitativo urbano? Sì, e
lo dimostra l’installazione «MINI LIVING», visibile al Salone del
Mobile 2016 di Milano.
MINI LIVING affronta una sfida costante
delle grandi città, la scarsità di spazio abitativo attraete ed
economicamente accessibile, proponendo al tempo stesso una possibile
soluzione: un moderno concept di live sharing. «MINI è da sempre un
esempio di urban brand, e gran parte dei possessori di MINI vive in
grandi città. - afferma Esther Bahne, responsabile del settore Brand
Strategy and Business Innovation MINI - Per proporre ai clienti
offerte allettanti dobbiamo considerare la città nel suo insieme e
studiare soluzioni adeguate. Così è nata la nostra installazione MINI LIVING».
Il valore aggiunto della condivisione
Al centro
dell’installazione vi è un appartamento di 30 metri quadrati che,
insieme ad altre abitazioni adiacenti qui abbozzate, forma una micro
comunità tra vicini di casa. Le pareti degli appartamenti sono
composte da moduli a scaffale ribaltabili verso l’esterno, dove sono
integrate diverse funzioni come, ad esempio, un gruppo cottura, un
banco da lavoro o un impianto musicale. Aprendo gli scaffali, tutti
possono accedere alle attività e agli oggetti in essi contenuti. A
seconda di quali scaffali vengono ribaltati si producono differenti
combinazioni e caratteristiche abitative che costituiscono la base per
attività estemporanee ed esperienze uniche. Aprendo, ad esempio, una
nicchia di cottura e un impianto musicale si può organizzare
all’istante un party con buffet. In questo modo MINI LIVING fa della
condivisione un’esperienza particolare: chi rende accessibile
all’esterno il proprio spazio e le relative funzioni si apre, nel vero
senso della parola, all’interazione e di conseguenza ad esperienze che
“in solitudine” non sarebbero possibili. «Con l’installazione MINI
LIVING intendiamo dare un contributo alla discussione su come vorremo
vivere in futuro. Sempre più persone, nelle città, dovranno dividersi
spazi sempre più ristretti. Crediamo che qui vi sia il potenziale per
accrescere lo spirito di comunanza e l’interscambio sociale.
L’installazione unisce su un’area compatta due vantaggi: un posto in
cui ritirarsi in privato e un accesso alla vita in comunità», afferma
Oke Hauser, capo progetto MINI LIVING.
Privacy vs. Community
Quando è chiusa, MINI
LIVING ispira la sicurezza protettiva delle mura domestiche. Grazie
alle pareti mobili, l’installazione elimina la contraddizione tra
sfera privata e vita di relazione. Quando e in che misura un abitante
condivida lo spazio, e il tempo con la comunità resta una scelta
individuale. Con il motto globale «Do Disturb», MINI LIVING invita
però volutamente all’interscambio sociale, definendo concettualmente
un modello antagonista all’anonimato urbano. Grazie agli elementi
mobili i visitatori possono scoprire di persona tutti gli effetti che
l’apertura e la chiusura producono sull’ambiente abitativo.
Shared Knowledge – l’idea di cooperazione realizzata da MINI
LIVING
Già nella concezione di MINI LIVING, MINI “vive”
il principio dell’installazione: il valore aggiunto della
condivisione. Per rendere accettabile la propria visione dell’abitare
nella città del futuro, MINI ha chiesto la collaborazione di due
partner che hanno arricchito il progetto con la loro lunga esperienza
e la loro prospettiva rispetto al tema della vita urbana. L’atelier di
architetti giapponesi ON design di Yokohama ha portato nel progetto la
propria personale competenza acquisita in numerosi progetti nei
settori «Microhousing» e «Collaborative Living», mentre studio
berlinese internazionale di ingegneri e designer Arup ha assicurato la
fattibilità e l’attuazione del concept tecnico. Dal lavoro comune è
nata, con l’installazione MINI LIVING, una realizzazione moderna in
una forma che nessuno dei partecipanti avrebbe potuto attuare da solo.
MINI impronta la vita in città
MINI LIVING
sviluppa ulteriormente con coerenza l’idea base che muove MINI fin
dalla fondazione del marchio: rendere più «vivibile» la vita in città.
Già nel 1959 MINI proponeva una soluzione ingegnosa a uno dei problemi
più rilevanti del tempo: la mobilità urbana a prezzi accessibili. La
soluzione fu una vettura che offriva eccellente utilizzo e massimo
piacere di guidare, occupando però uno spazio minimo nella
circolazione stradale. Già allora MINI dimostrava con «Creative Use of
Space» che anche una piccola auto può essere straordinariamente
eccitante, improntando generazioni di futura mobilità urbana
individuale. Oggi una delle più impegnative sfide nelle grandi città è
quella di trovare spazi abitativi attraenti e a prezzo accessibile,
non soltanto per i giovani e per le famiglie. Anche qui la soluzione
si chiama «Creative Use of Space». MINI LIVING trasferisce l’essenza
del marchio a nuove dimensioni di vita fuori della vettura, aprendo
massime opportunità in uno spazio minimo.
L’installazione MINI Living è visibile dal 12 al 17 aprile 2016
al Salone del Mobile, presso gli spazi di via Vigevano 18, Milano.
Il BMW Group
Con i suoi tre marchi BMW, MINI e
Rolls-Royce, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e
moto premium ed offre anche servizi finanziari e di mobilità premium.
Come azienda globale, il BMW Group gestisce 30 stabilimenti di
produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di vendita globale
in oltre 140 paesi.
Nel 2015, il BMW Group ha venduto circa 2,247 milioni di
automobili e 137.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle
imposte per l’esercizio 2015 è stato di 9,22 miliardi di Euro con
ricavi pari a circa 92,18 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2015, il
BMW Group contava 122.244 dipendenti.
Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul
lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte
integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la
sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la
responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare
le risorse.
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