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Alla ricerca di un altro grammo...
Tue Aug 30 00:05:00 CEST 2011 Comunicati Stampa
BMW EfficientDynamics implica una ricerca continua. L’emissione dei gas di scarico offre il massimo potenziale per il futuro
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Alessandro Toffanin
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Alessandro Toffanin
BMW Group
Monaco. Anche il più efficiente motore a
combustione interna può convertire soltanto un terzo
dell’energia derivata dai carburanti fossili in energia cinetica
meccanica necessaria per spingere un veicolo a motore. Negli ultimi
anni, BMW EfficientDynamics ha fatto grandi passi avanti
nell’efficienza dei motori; per esempio, con tecnologie come
l’iniezione diretta del carburante, la fasatura variabile delle
valvole, turbocompressori mossi dai gas di scarico, la rigenerazione
dell’energia frenante e la funzione Auto Start Stop. Tuttavia,
anche con questi accorgimenti circa il 60 per cento dell’energia
generata viene ancora perduta, di cui la metà in forma di
emissione di gas di scarico e l’altra metà come calore
assorbito dal sistema refrigerante del motore. Trovare metodi per
recuperare questa energia calorica perduta rappresenta uno dei
principali obiettivi perseguiti dagli ingegneri che lavorano su BMW
EfficientDynamics per il futuro. E’ per questo motivo che il BMW
Group è coinvolto in diversi progetti, ciascuno dei quali con
un approccio differente per cercare di utilizzare l’energia
calorica dissipata, e a diversi livelli – nella ricerca, nella
pre-produzione e nello sviluppo di serie. Tra le innovazioni
più promettenti vi sono il “turbosteamer”, il
generatore termoelettrico, l’incapsulamento del motore e uno
scambiatore del calore di scarto per il riscaldamento dell’olio.
I progetti Turbosteamer e Generatore Termoelettrico (TEG) sono
incentrati sulla generazione di corrente elettrica dal calore
inutilizzato per migliorare l’efficienza globale del motore, ma,
ogni progetto segue un approccio ed una tempistica differenti.
C’è un grande potenziale per un considerevole risparmio
di carburante se l’energia elettrica richiesta da tutti i
sistemi di bordo di un’automobile può essere prodotta
sfruttando il calore inutilizzato invece di affidarsi soltanto al
generatore del veicolo. Questa rappresenta un’altra pietra
miliare dietro la filosofia di BMW EfficientDynamics per raggiungere
una maggiore potenza e prestazioni ed allo stesso tempo ridurre le
emissioni ed i consumi di carburante.
BMW Turbosteamer – modellato su una centrale elettrica
Nel Progetto Turbosteamer, specialisti di ricerca e di tecnologia del
BMW Group stanno lavorando su un sistema di recupero del calore basato
sul principio del vapore.
Il processo inteso a recuperare energia dal calore inutilizzato
viene già applicato su larga scala nei moderni impianti di
generazione di elettricità: grandi centrali elettriche
alimentate dal gas e dal vapore abbinano i principi di una turbina a
gas e di un circuito a vapore per ottenere un livello di efficienza
significativamente maggiore. Il processo a turbine a gas rappresenta
la prima fase della conversione energetica e serve, nella seconda
fase, come fonte di calore per il ciclo a vapore.
Il Turbosteamer BMW è basato su questo metodo di
generazione elettrica stazionaria in due fasi, ma le sue dimensioni ed
il suo design sono ridotti per creare un componente che si presta
all’utilizzo nei moderni motori delle automobili.
Il Turbosteamer di prima generazione – un approccio massimalista
I ricercatori hanno dimostrato la fattibilità di questa
tecnologia nel dicembre 2005 con la presentazione del turbosteamer di
prima generazione, basata su un approccio massimalista: avevano
progettato un sistema a doppio ciclo. L’elemento primario era un
circuito ad alta temperatura che utilizzava uno scambiatore di calore
per recuperare l’energia dai gas di scarico del motore. Il tutto
veniva collegato ad un circuito secondario che recuperava calore dal
sistema di raffreddamento del motore, unendo questo calore con quello
a temperature maggiori proveniente dal circuito primario per creare un
calore a temperature più basse.
Quando questo progetto venne provato in laboratorio sui motori
quattro cilindri a benzina prodotti all’epoca dalla BMW, si
dimostrò che il sistema doppio migliorava le prestazioni di
quei motori del 15 per cento.
Il Turbosteamer di oggi: più piccolo e più semplice
Per sviluppare ulteriormente il sistema al fine di utilizzarlo nella
produzione di serie, si è rivolta l’attenzione alla
riduzione delle dimensioni dei componenti e a rendere il sistema
più semplice, il tutto per migliorare le sue dinamiche e per
ottenere un rapporto cost-benefit ottimizzato. Quindi i ricercatori si
sono concentrati sulla progettazione di un componente dotato soltanto
di un circuito ad alta temperatura.
“Uno scambiatore di calore recupera il calore dallo
scarico del motore e questa energia viene utilizzata per riscaldare un
liquido posto sotto alta pressione, il quale viene poi trasformato in
vapore per spingere una turbina ad espansione che genera energia
elettrica dal calore recuperato”, spiega Jürgen Ringler,
Team Leader per i Convertitori di Energia Termica del BMW Group
Research & Technology. Per l’ultima generazione del
Turbosteamer, gli ingegneri hanno sviluppato un’innovativa
turbina ad espansione basata sul principio della turbina ad impulsi
che ha offerto molti vantaggi in termini di costo, peso e dimensioni
rispetto alle concezioni precedenti; e questi sono fattori di grande
importanza quando si tratta della produzione in serie.
“Abbiamo fatto grandi progressi verso il nostro obiettivo
originario, che era quello di sviluppare un sistema pronto per la
produzione in serie nel giro di una decina d’anni. Quando
sarà completato, questo sistema peserà soltanto 10/15 kg
e sarà in grado di fornire tutta l’energia elettrica
richiesta da un’automobile alla velocità di crociera in
autostrada o sulle strade di campagna”, dice Ringler. In queste
condizioni, gli sviluppatori sono sicuri che il guidatore medio
sarà in grado di ridurre i consumi di carburante anche del 10
per cento durante i viaggi prolungati.
L’integrazione iniziale di un sistema dimostrativo nella
BMW Serie 5 berlina
Tutti i componenti del sistema sviluppati sul banco di prova sono
stati configurati per formare un modulo che può essere
integrato in un veicolo. Operazione riuscita con l’installazione
di un sistema dimostrativo in una BMW Serie 5 berlina.
Generatore termoelettrico
Si è fatto un notevole progresso anche nel progetto di un
Generatore Termoelettrico (TEG) che punta sulla produzione in serie di
un componente atto a risparmiare energia. I due sistemi alternativi
sviluppati finora differiscono per quanto riguarda il loro
posizionamento nel veicolo: un’unità è progettata
per il sistema di scarico, mentre l’altra è destinata al
sistema di ricircolo dei gas di scarico. La fase di sviluppo delle
unità da integrare nel sistema di scarico ha portato a notevoli
miglioramenti, soprattutto in termini di peso e di dimensioni.
L’elettricità ottenuta dal calore superfluo
– una soluzione dell’era spaziale
Il generatore termoelettrico converte il calore direttamente in
elettricità. Gli ingegneri del BMW Group hanno, in pratica,
raffinato una tecnologia che è utilizzata da più di
quarant’anni dalla NASA, l’agenzia aeronautica e spaziale
degli Stati Uniti, per spingere le sonde spaziali. Il principio che
guida questa tecnologia, conosciuto come Effetto Seebeck, stabilisce
che un voltaggio elettrico può essere generato tra due
semiconduttori termoelettrici se essi hanno temperature diverse.
Poiché il grado percentuale di efficienza dei generatori
termoelettrici (TEG) era piuttosto basso, questa tecnologia veniva
considerata non adatta per le applicazioni automobilistiche. Tuttavia,
negli ultimi anni, progressi nel settore delle ricerche sui materiali
hanno portato a scoperte che hanno migliorato le prestazioni dei
moduli TEG.
Un principio – tre generazioni
Il primo passo intrapreso dagli ingegneri è stato di integrare
un generatore termoelettrico nel sistema di scarico per generare
corrente elettrica. Il primo di tali sistemi è stato mostrato
al pubblico nel 2008 ed esso produceva un massimo di 200 watt, margine
relativamente basso in termini di potenza elettrica. Ma
l’utilizzo di nuovi materiali e miglioramenti nel peso e nelle
dimensioni dei TEG hanno portato rapidamente a nuovi sviluppi, in modo
tale che l’ultima generazione di TEG installati nel sistema di
scarico è in grado di generare 600 watt di potenza elettrica e
non passerà molto tempo prima del raggiungimento
dell’obiettivo di 1.000 watt, man mano che la ricerca va avanti.
L’attuale prototipo – una BMW X6 – è stato
costruito come parte di un progetto di sviluppo finanziato dal
Dipartimento statunitense dell’energia.
In seguito, nel 2009, il BMW Group ha presentato uno sviluppo
alternativo nell’ambito di questo progetto. Invece di installare
il TEG come modulo separato nel sistema di scarico sotto il veicolo,
gli ingegneri hanno deciso di integrate il TEG nel radiatore del
sistema di ricircolo dei gas di scarico. In questa configurazione,
test con clienti hanno mostrato che si possono generare 250 watt
mentre, allo stesso tempo, le emissioni di CO2 ed i consumi di
carburante vengono ridotti del 2 per cento.
Inoltre, questo sistema di recupero di energia offre alcuni
ulteriori e interessanti vantaggi, come quello di fornire
riscaldamento al motore o all’abitacolo con calore in più
nelle partenze a freddo. Il generatore termoelettrico è la
controparte ideale per la Rigenerazione dell’Energia Frenante di
BMW EfficientDynamics. Mentre i freni producono energia durante la
decelerazione e la fermata, il TEG funziona al meglio quando la guida
è veramente entusiasmante, cioè durante
l’accelerazione. I ricercatori prevedono che i TEG porteranno in
futuro a risparmi sui consumi fino al 5 per cento nelle reali
condizioni di guida quotidiana.
L’abbinamento ideale: la gestione del calore e BMW EfficientDynamics
Mentre alcune caratteristiche di BMW EfficientDynamics, come la rigenerazione dell’energia frenante o la funzione Auto Start Stop, aiutano a ridurre i consumi quando si decelera o durante periodi di funzionamento al minimo, una gestione intelligente del calore può fare la stessa cosa durante l’accelerazione e la guida normale. In futuro, anche prima di avviare il motore, l’isolamento e l’incapsulamento del vano motore assicureranno che la temperatura della trasmissione venga stabilizzata dal calore residuo, abbreviando così la fase di partenza a freddo. Uno scambiatore di calore sui gas di scarico aiuterà anch’esso a mantenere caldo l’olio del cambio, riducendo così l’attrito ed anche il consumo di carburante. Un TEG o un turbosteamer forniranno ai sistemi elettrici del veicolo un ampio margine di potenza elettrica, offrendo vantaggi proprio quando è più necessario – cioè mentre si gode il piacere di guida.
A seconda del veicolo e delle abitudini di guida, la gestione del calore può offrire benefici misurabili per specifici scenari di guida. Sia per la guida su brevi che su lunghi percorsi, vari elementi possono ridurre i consumi di carburante. L’isolamento del vano motore, il riscaldamento dell’olio del cambio con scambiatori di calore installati sui sistemi di scarico dei motori a benzina, o la funzione di riscaldamento dello scambiatore di calore di scarico per motori diesel sono tutte soluzioni ben adatte ai veicoli che vengono guidati principalmente su breve distanze. Durante percorrenze più lunghe, il generatore termoelettrico o turbosteamer valorizza ulteriormente il risultato. E, utilizzando effetti di sinergia, la gestione del calore giocherà in futuro un importante ruolo nella riduzione di emissioni di CO2.
BMW Group
Il BMW Group, con i marchi BMW, MINI, Husqvarna e Rolls-Royce,
è uno dei costruttori di automobili e motociclette di maggior
successo nel mondo. Essendo un’azienda globale, il BMW Group
dispone di 25 stabilimenti di produzione dislocati in 14 paesi e di
una rete di vendita diffusa in più di 140 nazioni.
Il BMW Group ha raggiunto nel 2010 volumi di vendita di 1,46
milioni di automobili e oltre 110.000 motociclette nel mondo. I
profitti lordi per il 2010 sono stati di 4,8 miliardi di Euro, il
fatturato è stato di 60,5 miliardi di Euro. La forza lavoro del
BMW Group al 31 dicembre 2010 era di circa 95.500 associati.
Il successo del BMW Group è fondato su una visione
responsabile e di lungo periodo. Per questo motivo, l’azienda ha
sempre adottato una filosofia fondata sulla eco-compatibilità e
sulla sostenibilità all’interno dell’intera catena
di valore, includendo la responsabilità sui prodotti e un
chiaro impegno nell’utilizzo responsabile delle risorse. In
virtù di questo impegno, negli ultimi sette anni, il BMW Group
è stato riconosciuto come leader di settore nel Dow Jones
Sustainability Index.
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