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50° MINI. What a birthday. It's MINI
Tue May 19 16:54:00 CEST 2009 Press Kit
Il 50° anniversario della MINI è l'occasione per una proficua incursione nei territori cari a questa autentica icona del car design e del lifestyle contemporaneo. Creatività, innovazione, capacità di prevedere gusti e tendenze sono caratteristiche che appartengono al dna della piccola vettura di Oxford. Queste tematiche ispirano anche le tappe dell'itinerario scelto per raggiungere l'autodromo di Silverstone dove, dal 22 al 24 maggio, è in programma il terzo raduno internazionale della community MINI.
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Maria Conti
BMW Group
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Autore.
Maria Conti
BMW Group
50° MINI.
What a birthday. It’s MINI.
Indice
1. Milano - Silverstone.
Buon compleanno MINI! 2
2. Zurigo.
Fashion design e sostenibilità 3
3. Strasburgo.
Un incontro da Oscar 4
4. Lussemburgo.
Il Mudam e i suoi artisti 5
5. Bruxelles.
Creatività e innovazione 7
6. Oxford.
Dove nasce la MINI 9
7. Silverstone.
MINI United 2009 12
1. Milano - Silverstone.
Buon compleanno MINI!
Il 50° anniversario della MINI è l’occasione per una proficua incursione nei territori cari a questa autentica icona del car design e del lifestyle contemporaneo. Creatività, innovazione, capacità di prevedere gusti e tendenze sono caratteristiche che appartengono al dna della piccola vettura di Oxford. Queste tematiche ispirano anche le tappe dell’itinerario scelto per raggiungere l’autodromo di Silverstone dove, dal 22 al 24 maggio, è in programma il terzo raduno internazionale della community MINI.
Uno sguardo sul futuro
1490 chilometri da Milano a Silverstone, un viaggio che, partendo dalle celebrazioni per l’anniversario di una splendida cinquantenne, si propone di guardare in avanti, per delineare il futuro di una vettura che non dimentica i valori-chiave del suo successo: l’excitement, il kart feeling, la capacità di aggregare, la vocazione cosmopolita, il fascino sportivo e l’eleganza esclusiva che le derivano da una storia unica e originale.
Un percorso attraverso l’Europa che, da San Donato Milanese, sede di BMW Group Italia, a Silverstone, passando per Zurigo, Strasburgo, Lussemburgo, Bruxelles e Oxford, punta alla scoperta di quelle realtà che come MINI sono innovative e costantemente proiettate nel futuro.
2. Zurigo.
Fashion design e sostenibilità
I valori condivisi. Divertimento, nuove tendenze e sostenibilità
Oltre a essere una vettura divertente, MINI è soprattutto uno stile di vita, e come chi la guida, è attenta alle ultime tendenze in fatto di moda e costume. Una volta scesi dall’auto è inoltre ancora possibile portarsi addosso tutto ciò che la piccola vettura di Oxford rappresenta. Nasce così la MINI Collection, una gamma completa capi di abbigliamento, accessori, orologi, articoli per il tempo libero, articoli per bambini e modellini per collezionisti. Con il suo inconfondibile mix di estetica, utilità e divertimento, gli articoli della MINI Collection sono spiritosi, originali, e oggi come non mai, decisamente ‘fashion’.
All’avanguardia perché sa anticipare le tendenze attualmente in atto in ambito fashion, design e lifestyle, MINI non dimentica l’attenzione per l’ambiente. Tutti gli attuali modelli MINI, offrono notevoli prestazioni in fatto d’efficienza grazie a una serie di misure di riduzione dei consumi e delle emissioni (cfr. www.mini.it/minimalism). Ogni modello è infatti equipaggiato di serie con componenti hightech nei gruppi secondari capaci di ridurre il consumo di carburante e incrementare ulteriormente il divertimento di guida. Il pacchetto di interventi composto dal recupero dell’energia frenante, dalla funzione automatica start/stop e dall’indicatore del punto ottimale di cambiata consente alla MINI di realizzare un ottimo rapporto tra divertimento di guida e consumo.
Freitag e le “individual recycled freeway bags”
Fondata nel 1993 dai fratelli Markus e Daniel Freitag, l’azienda produce e distribuisce borse e accessori ricavati da materiali di riciclo, solitamente impiegati sulle strade: vecchi teloni di autocarri, camere d’aria di biciclette, cinture di sicurezza e ora anche vecchi airbag.
Freitag® pone un accento particolare soprattutto su aspetti quali la funzionalità, il design, la resistenza e la qualità. Grazie all’impiego di materiali riciclati, le borse Freitag® hanno sempre stampe e colori diversi, dando vita a design costantemente nuovi. Ogni prodotto costituisce un esemplare unico e soddisfa elevate esigenze in fatto di qualità, design e robustezza.
3. Strasburgo.
Un incontro da Oscar
MINI goes to Hollywood
Esuberante, sportiva, un pochino snob, la storica Mini aveva sedotto non poche star del cinema, da Peter Sellers a Rowan Atkinson. Era stata lei stessa una vera e propria diva: tra i titoli della sua specialissima filmografia resta famoso ‘The Italian Job’ (Colpo all’italiana, regia di Peter Collinson, 1969) cult movie girato in Italia, a Torino, con tre Mini scatenate a disposizione di una banda di inglesi capitanati da Michael Caine. Nel 2003, a distanza di oltre 30 anni, è uscito il remake firmato dal regista americano F. Gary Gray che vede protagoniste tre MINI, una rossa, una bianca e una blu, insieme a un cast d’eccezione composto da attori di grande successo come Mark Wahlberg, Edward Norton, Charlize Theron, Jason Statham, Seth Green, Mos Def e Donald Sutherland.
In Italia MINI è partner della quarta edizione del ‘Festival Internazionale del Film di Roma’ (Roma, 15 - 23 ottobre 2009). MINI partecipa attivamente alla manifestazione con la MINI Lounge, spazio creato nel cuore dell’Auditorium al piano superiore della cavea, creato per offrire a professionisti, cineasti, attori e giornalisti un punto d’incontro ad accesso riservato presso il quale discutere progetti, realizzare interviste, festeggiare la prima di un film, e godersi dall’alto lo spettacolo del red carpet. Senza dimenticare il sostegno ai festival di charme come ‘Una notte in Italia’ in Sardegna (Olbia, Porto San Paolo, Tavolara, 14-19 luglio 2009).
Eileen Kastner-Delago, make up artist di ‘The Italian Job’
Gli appassionati di MINI saranno contenti nel sapere che la make up artist Eileen Kastner-Delago, due volte premio Oscar per ‘Terminator 2 - Il giorno del giudizio’ (1991) e ‘Jurassic Park’ (1993), è stata impegnata anche sul set di ‘The Italian Job’ (2003). Nata in Austria ha studiato a Londra trucco estetico, cinematografico ed effetti speciali, oltre che scultura e disegno. Eileen si trasferisce in America nel 1988 e nel 1992 diviene un membro del Hair & Make-Up Union IATSE. Presentata a Stan Winston, il pluripremiato e indiscusso genio degli effetti speciali ad Hollywood, da Arnold Schwarzenegger, lavora con lui per 6 anni. Inizia così la sua proficua carriera, che la vedrà impegnata sui set di film quali “Predator II”, “Batman II” “Edward Scissorhands”, “Terminator II”, “Jurassic Park”, “Intervista con il vampiro” e “Amelia Earhart”. Grazie all’incoraggiamento di Stan e Arnold, nel 1994 ha fatto un passo verso l’indipendenza creando la propria società di Make-Up ed effetti speciali che si occupa di design progetti SFX. Inoltre, grazie alla sua profonda conoscenza di Make-Up e Skincare, ha stabilito uno stretto rapporto di collaborazione con varie celebrità come loro personale make - up artist e consulente. Tra le star con cui collabora, solo per citarne alcune, si possono ricordare: Natalie Portman, Susan Sarandon, Kate Winslet, Angelina Jolie, Diane Kruger, Diane Lane, Isabelle Huppert, Sienna Miller, Kristin Scott-Thomas, Diane Keaton, Mel Gibson, Russell Crowe, Jeremy Irons, Bruce Willis, Danny De Vito, Arnold Schwarzenegger, Leonardo Di Caprio, Jude Law, Matt Damon, Kevin Spacey, Edward Norton, John Malkovich, Donald Sutherland, Joaquin Phoenix, George Clooney, Kenneth Branagh, Mark Wahlberg, Hayden Christensen, Joseph Fiennes, Rufus Sewell, Sylvester Stallone.
4. Lussemburgo.
Il Mudam e i suoi artisti
MINI, icona del car design
MINI, icona di stile, design e creatività ha sempre riservato grande attenzione alla cultura del design e a chi ne è parte ed espressione, rappresentando essa stessa un pezzo di storia del design. Ecco perché MINI nel 2007 ha scelto di contribuire alla creazione del Triennale Design Museum di Milano, istituzione della quale MINI è Partner Exhibition Design fin dalla nascita in un’ottica di valorizzazione dell’innovazione e delle eccellenze.
Dal 2004 MINI è partner delle mostre promosse da Interni in occasione della settimana milanese del design. Nel 2009 è stata protagonista di Interni Design Energies, la mostra-evento del Fuori Salone 2009 che ha messo in gioco il talento creativo di designer e architetti italiani e internazionali, chiamati a confrontarsi sul tema dell’uso dell’energia, con particolare attenzione agli aspetti legati alla casa, alla città e al paesaggio. Temi cari al marchio MINI e alle sue vetture, progettate e realizzate per offrire più potenza e divertimento, minori consumi ed emissioni.
Il Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean
Il Museo di Arte Contemporanea di Lussemburgo è stato progettato da Ieoh Ming Pei, lo stesso architetto autore della piramide vetrata posta di fronte al Louvre). L’edificio, con i suoi 4800 mq di spazi pubblici ed espositivi, si erge nel cuore della città storica sottoforma di moderni bastioni asimmetrici tra le rovine del vecchio Fort Thuengen circondato dal parco ridisegnato dal paesaggista parigino Michel Desvigne. La collezione ospitata conserva le opere di 120 artisti, selezionati tra le figure chiave dell’arte internazionale contemporanea. Le opere esposte abbracciano l’intera creatività contemporanea, espressa sotto forma di dipinti, disegni, sculture, fotografie, video, installazioni, opere grafiche e di design, progetti architettonici, opere multimediali, lavori sonori.
- Enrico Lunghi
È direttore del Museo di Arte Contemporanea di Lussemburgo dal gennaio 2009. Enrico Lunghi è stato curatore del Musée National d'Histoire et d'Art e direttore artistico presso il Casino-Luxembourg Forum d'art contemporain.
- Laura Schroder, filmmaker
L’artista nasce a Lussemburgo nel 1980. Nel 2003 si laurea presso l'Università di Parigi con un Master in studi cinematografici. Nel 2006, si laurea alla National Film and Television School di Londra con un post-diploma in Fiction Direction.
Nel 2008 decide di tornare nella sua città natale, per ristabilire contatto con la scena artistica locale. La sua attività di regista spazia dai documentari alla fiction passando per le libere forme di narrazione audiovisiva. ‘Eterogeneo’ è il termine corretto per definire la produzione della giovane artista, caratterizzata tuttavia da alcuni fattori comuni sempre presenti nei suoi singoli progetti: un forte interesse per la fragilità umana, l’intimo e l'individualità, spesso inseriti in situazioni critiche per i protagonisti. Tra le sue ultime produzioni si ricorda "Senteurs", breve film in 35 millimetri prodotto dalla società lussemburghese Red Lion Sarl e sostenuto dalla locale Film Fund.
Attualmente Laura lavora a un progetto multidisciplinare su Jacques Tati, unendo cinema, musica e teatro in scena. "LUXTIME - Jacques Tati revisited" è il nome del progetto, la cui première è in programma l’11 giugno presso il Teatro Nazionale del Lussemburgo. Inoltre è coinvolta nello sviluppo di vari progetti, tra i quali "Contingencies” [Imprevisti], film che ha recentemente ottenuto il 2° premio al concorso di scrittura organizzato dalla lussemburghese Film Fund.
- Marco Godinho, grafico
L’artista nasce nel 1978 in Portogallo a Salvaterra de Magos, ma si trasferisce fin da piccolo a Echternach, in Lussemburgo. Studia alla Scuola Nazionale delle Belle Arti di Nancy e segue i corsi all'Accademia delle Arti di Düsseldorf in Germania, oltre a quelli dell'ECAL, la Scuola Cantonale d'Arte di Losanna, Università d'Arte e Design di Svizzera. Tra il 2005 e il 2006 è ricercatore all'ENBA, all'Atelier National de Recherche Typographique (atelier nazionale di ricerca tipografica) di Nancy. Nel 2006 e 2007 è invitato al programma "artist in residence" dal FRAC, il Fondo Regionale d'Arte Contemporanea di Champagne-Ardennes a Reims. Oggi vive e lavora tra Parigi e Lussemburgo. Il suo approccio si fonda sui costanti rapporti che l’uomo intrattiene con il tempo e lo spazio. I suoi lavori mirano a stravolgere lo stato degli oggetti che essi designano offrendo allo spettatore un ruolo attivo, dando così la possibilità di reinventare continuamente le regole del gioco.
- Stina Fisch, artista e illustratrice
Nasce nel 1977 in Lussemburgo, dove attualmente vive e lavora. Dal 2000 al 2005 studia presso l’Akademie van Schone Kunsten di Anversa. Tra le sue esposizioni:
2008: Mixed Season, Nosbaum & Reding – Art Contemporain, Luxembourg,
Don’t worry be curious, Casino Luxembourg – Forum d’art contemporain, Luxembourg,
Elo, MUDAM, Luxembourg
2007: Roundabout, Rotondes, Luxembourg,
10 Curators, curated by Marie Claude Beaud, Colette, Paris
Catching Passages, Sibiu
2006: Kiosk, Aica, Luxembourg
5. Bruxelles.
Creatività e innovazione
Spazio alle idee e ai giovani creativi
MINI riserva una forte attenzione per i giovani e le avanguardie contemporanee, e non ha mai cessato di valorizzare la cultura del progetto e il talento dei giovani creativi. Per questo organizza e promuove il MINI Design Award, il concorso di idee destinato a promuovere le nuove leve del design italiano e realizzato in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design (IED) e con la partecipazione di ADI Associazione per il Disegno Industriale. Il premio, compresa l’edizione 2009, intitolata “Aria nuova in città”, a oggi conta cinque edizioni e quattro mostre, che nel 2007, 2006 e 2005 sono state allestite alla Triennale di Milano, in concomitanza con il Salone Internazionale del Mobile. Nel nuovo ciclo triennale avviato con l’edizione 2008, l’attenzione rimane focalizzata sulla città, ma con diretto riferimento all’ambiente.
L’attenzione per i giovani creativi emergenti è confermata inoltre dalla presenza a ITS - International Talent Support (www.itsweb.org), la piattaforma multidisciplinare per giovani talenti, creata e sviluppata dal 2001 da Eve. ITS#PHOTO è la sezione che MINI dedica ai giovani talenti internazionali nel campo della fotografia. ‘Originality’ è il tema scelto per l’edizione 2009 su cui dovranno confrontarsi i partecipanti.
Georges e Guy Delmote per il Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Bruxelles
Da ormai 27 anni, il Festival Internazionale del Cinema Fantastico di Bruxelles risveglia la capitale d’Europa dal torpore invernale con l’evento cinematografico più atteso dell’anno. Ricco d’incredibili spettacoli e manifestazioni originali (la gara di trucco del viso, l’Insolita Sfilata di Moda, la Gara Internazionale di Body Painting, animazione da parte di compagnie di teatro da strada, numerose esibizioni e il famoso Ballo dei Vampiri), il BIFFF è una celebrazione allegra e suggestiva di tutto
quanto è legato al genere.
Questa vera e propria festa del cinema, che si protrae per 13 giorni, presenta più di 100 film, che vanno dal genere fantastico al giallo, dalla fantascienza all’horror, dal cult all’Underground per accontentare gli appassionati ma anche le famiglie, grazie alle sezioni collaterali “Children Admitted” e “FantastiKids”. Ogni anno il BIFFF accoglie circa 60.000 spettatori e invita più di 100 ospiti internazionali, che ne fanno uno dei principali festival del cinema europei.
Alain Ayers per l’European League of Institutes of the Arts
Alain Ayers è un artista che opera presso l’Università delle Belle Arti di Londra in qualità di Direttore del Programma Post-laurea del Camberwell College of Arts. La sua attività spazia tra disegno, scultura e immagini in movimento in una varietà di contesti, tra cui gallerie e progetti temporanei in luoghi pubblici a livello locale e internazionale. Recentemente ha concluso un mandato quadriennale quale membro del consiglio di ELIA – European League of Institutes of the Arts. Attraverso il suo progetto, Ayers ha gestito l’iniziativa del Bloom Hotel di Bruxelles per ELIA, che si è conclusa quest’anno, mentre i suoi colleghi Carla Delfos e Kirsten Langkilde hanno gestito il progetto relativo al film ‘I see you’ (Ti vedo).
Il progetto relativo al film ‘I see you’ ha offerto a studenti d’arte di vari paesi europei l’opportunità di sviluppare una propria opinione dell’esperienza specifica europea di diversità culturale. Il compito di questo gruppo di giovani artisti, in particolare, è stato quello di documentare ed esprimere la propria percezione della diversità culturale e di affrontarla in maniera personale e artistica.
Gli argomenti dei film sono stati gli argomenti dell’Europa stessa: la diversità di lingue, la molteplicità di religioni, l’immigrazione e l’integrazione. I registi hanno scelto una varietà di formati, quali ad esempio finto spot, documentario, esperimenti sul bianco e nero e animazione. Questo film mira a trasmettere la conoscenza del valore delle arti a un pubblico più vasto: l’esperienza artistica che costituisce una risorsa estremamente preziosa per l’Europa in un mondo in via di globalizzazione.
Fondata nel 1990, ELIA è la principale rete indipendente dei più importanti istituti e università d’arte, che rappresenta tutte le discipline e riunisce oltre 350 istituti d’arte in 47 paesi in rappresentanza di un totale di oltre 250.000 studenti d’arte.
European Year of Creativity and Innovation 2009
L’obiettivo dell’European Year of Creativity and Innovation 2009 è quello di aumentare la consapevolezza dell'importanza della creatività e dell’innovazione per lo sviluppo personale, sociale ed economico; divulgare buone abitudini; stimolare l'educazione e la ricerca e promuovere linee di comportamento relative. Creatività e innovazione contribuiscono allo sviluppo economico così come al benessere sociale e individuale.
Le attività dell’European Year of Creativity and Innovation 2009 sono focalizzate su tipologie di diversi gruppi inclusi i giovani, educatori, aziende e governi, così come la gente comune. Le organizzazioni civili sono incoraggiate a mobilitarsi per svilupparsi a livello europeo, nazionale e locale.
6. Oxford.
Dove nasce la MINI
Made in England
La prima Mini fu una Austin Seven prodotta il 4 aprile 1959 nello stabilimento Austin di Longbridge, situato a Birmingham in Gran Bretagna. Cinque settimane dopo era pronta la coppia di gemelle. La prima Morris-Mini Minor uscì l’8 maggio dallo stabilimento della marca ad Oxford. I due modelli vennero presentati insieme al pubblico il 26 agosto del 1959. Nonostante le due diverse origini, le differenze estetiche tra la Austin Seven e la Morris Mini-Minor erano limitate alla griglia del radiatore, ai mozzi delle ruote e ai colori della carrozzeria. La Austin Seven era disponibile nei colori Tartan Red, Speedwell Blue e Farina Grey, per la Mini-Minor venivano offerte le vernici Cherry Red, Clipper Blue e Old English White.
La produzione nei due stabilimenti proseguì per dieci anni. Dal 1962 in poi, la variante prodotta nella fabbrica di Longbridge venne denominata Austin Mini. A Oxford, dove la produzione automobilistica risale al 1913, vennero costruiti in questo periodo esattamente 602.817 esemplari della quattro posti, quasi tutti nella versione di base. Tutte le altre varianti di carrozzeria, dalla Mini Van alla Mini Pick-up e ai modelli Mini-Traveller e Austin Seven Countryman, provenivano dalla fabbrica di Longbridge. Nel 1969 l’intera produzione venne concentrata su questo stabilimento. Contemporaneamente, venne snellita la gamma di modelli e Mini divenne il nome commerciale della rivoluzionaria vettura compatta. Il tempo delle sorelle gemelle era finito.
Un milione di vetture in sei anni: la MINI ripete il successo strepitoso della Mini classica
Il nuovo posizionamento della marca nel 2001 sotto la regia del BMW Group e l’avvio della produzione della MINI determinarono anche il ritorno a Oxford. Il centro di produzione tradizionale tornò a essere così nuovamente il punto di partenza di una rivoluzione nel mercato delle vetture compatte. Come già la Mini classica, anche la MINI riuscì ad ottenere un successo che superò tutte le aspettative. In solo sei anni vennero prodotte a Oxford oltre un milione di MINI. Anche la Mini classica aveva impiegato sei anni per superare la soglia del milione di esemplari venduti, all’epoca con la produzione in due stabilimenti.
Dopo 41 anni e oltre 5,3 milioni di vetture prodotte, il 4 ottobre del 2000 l’ultima Mini classica uscì dallo stabilimento Mini di Longbridge. Già sei mesi prima era stata presa la decisione di costruire la MINI moderna a Oxford. Mancavano solo nove mesi prima dell’avvio della pre-produzione della nuova MINI e solo 13 fino all’avvio della produzione in serie. Per i circa 2.500 dipendenti di Oxford e i loro colleghi di Regensburg che accompagnarono il processo di modernizzazione il nuovo inizio significava rispettare un piano dai tempi molto stretti.
La produzione MINI a Oxford secondo i severi criteri di qualità del BMW Group
Già negli anni 1996/1997 il BMW Group aveva investito circa 280 milioni di sterline britanniche nello stabilimento Rover, modernizzando radicalmente la lastroferratura e l’assemblaggio finale. Inoltre, venne costruito un modernissimo reparto di verniciatura che, per dimensioni, fu all’epoca il secondo progetto edile dell’isola britannica dopo il Millennium Dome di Londra. Seguirono investimenti di 230 milioni di sterline britanniche per la modernizzazione e la ristrutturazione dello stabilimento.
Nacque così a Oxford una delle fabbriche di produzione auto più moderne del mondo, equipaggiata con una tecnica sofisticata e su misura per la produzione della MINI. Per la costruzione della scocca vennero installati 229 robot. Grazie ad un sistema di misurazione laser, la scocca della MINI poteva essere controllata con la precisione di 0,05 millimetri. Anche l’impianto di verniciatura venne configurato per la produzione della MINI e consentiva di applicare gli strati di vernice con la massima precisione e a basso impatto ambientale; poteva inoltre verniciare il tetto in colori contrastanti. Per la prima volta in uno stabilimento automobilistico europeo, nell’assemblaggio finale vennero utilizzati esclusivamente utensili elettrici. Inoltre, attraverso il sistema informatico KISS (Kernfertigungs-Integrierendes Steuerungs-System; sistema di controllo per l’integrazione della produzione centrale) venne completamente automatizzata la comunicazione nel processo di produzione. La produzione completa di ogni singola vettura, dalla scocca all’assemblaggio finale, veniva documentata elettronicamente, così da garantire che la MINI soddisfasse gli elevati standard qualitativi del BMW Group.
L’obiettivo originale di 100.000 vetture venne superato già nel primo anno completo di produzione. Nel 2005 a Oxford si costruirono per la prima volta più di 200.000 MINI. L’anno precedente la gamma di modelli era stata estesa alla MINI Cabrio. Il costante successo della MINI richiedeva un ampliamento continuo delle capacità produttive. Nel 2005 il BMW Group investì nuovamente circa 100 milioni di sterline per preparare lo stabilimento alla produzione della MINI della seconda generazione e incrementare la capacità totale a circa 240.000 vetture all’anno.
Produzione flessibile, efficiente e di alta qualità nel MINI Production Triangle
La maggior parte degli investimenti venne utilizzata per modernizzare e ampliare l’assemblaggio di scocche e costruire un secondo impianto di verniciatura. Per la prima volta venne adottato dal BMW Group un processo definito Integrated Painting Process (IPP) nel quale la protezione anticorrosiva e la mano di fondo non richiedevano più un processo separato, ma venivano applicate insieme al primo strato di vernice. Con l’avvio della produzione nell’autunno del 2006 ebbe luogo anche un’integrazione completa degli stabilimenti produttivi di Oxford (lastroferratura, verniciatura e assemblaggio), di Swindon (presse) e di Hams Hall (costruzione motori) nel MINI Production Triangle.
A Swindon, situata a circa 70 chilometri a ovest di Oxford, la produzione di lamiere di carrozzeria risale al 1954. Attualmente, circa 1.000 dipendenti producono circa il 90 percento dei componenti stampati e l’80 percento dei componenti della scocca preassemblati, come porte e cofani, per la costruzione della scocca della MINI. La produzione dei pezzi stampati avviene in 19 linee di presse con complessivamente 50 presse. A seconda delle dimensioni e del grado di complessità dei componenti, viene utilizzata la pressa adatta.
Relativamente giovane è invece la storia dello stabilimento di motori di Hams Hall. Dal 2001 lo stabilimento costruito vicino a Birmingham è il Competence Centre del BMW Group per la fabbricazione di motori quattro cilindri a benzina con una cilindrata massima di 2,0 litri. Per la costruzione dei motori MINI a benzina dal 2005 sono stati investiti nello stabilimento circa 30 milioni di sterline britanniche. Circa 1.000 dipendenti producono dei propulsori dotati delle tecnologie più moderne, come l’innovativa distribuzione VALVETRONIC sviluppata dal BMW Group che viene montata nel quattro cilindri della MINI One, della MINI Cooper e della MINI Cooper Clubman dove assicura l’ottimale erogazione della potenza, oppure la tecnologia Twin-Scroll che garantisce una risposta immediata, senza alcun ritardo, del motore turbo della MINI Cooper S e della MINI Cooper S Clubman. Lo stabilimento fornisce giornalmente fino a 800 propulsori a Oxford, just in time and just in sequence, dunque al momento giusto e nella sequenza giusta richiesti per l’assemblaggio finale.
Una delle innovazioni tecniche dello stabilimento ampliato di Oxford per la produzione di scocche sono le cellule mobili standard, le cosiddette Mobi-Cells, sviluppate dal BMW Group, che consentono un aumento flessibile e veloce della produzione, in base al fabbisogno. In questo settore il numero di robot di fabbricazione è aumentato a 429. La produzione della MINI moderna segue così le “Linee guida del processo di vendita e produzione orientato al cliente (KOVP)” del BMW Group, caratterizzato da un elevatissimo grado di flessibilità. Eventuali modifiche nella configurazione della vettura sono possibili fino a sei giorni prima dell’assemblaggio di ogni singolo esemplare.
Assemblaggio parallelo della MINI, della MINI Clubman e della MINI Cabrio
Dal 2007, l’assemblaggio della MINI avviene sulla stessa linea di montaggio della MINI Clubman e, recentemente, anche della MINI Cabrio di seconda generazione. In base all’ordine del cliente e alle sue specifiche richieste, i dipendenti montano fino a 2.000 componenti in ogni singola MINI. Nel processo di assemblaggio sono integrate numerose prove di qualità. I dipendenti sono equipaggiati con computer portatili wireless che identificano la vettura attraverso uno scan del numero di telaio e definiscono le singole prove da eseguire. Alla fine del montaggio viene definito un dettagliato programma di collaudi che comprende anche una prova di guida sul banco a rulli e numerosi test dell’elettronica.
Attualmente lavorano ad Oxford circa 3.700 dipendenti. La domanda della MINI made in Oxford continua a essere alta. Nel 2008 sono state vendute circa 232.000 MINI su scala mondiale. Il numero delle vetture prodotte dal rilancio della marca è salito all’inizio dell’anno dell’anniversario a 1,4 milioni. Inoltre, nel 2009 oltre alla MINI anche lo stabilimento produttivo di Oxford può celebrare un anniversario. Dagli inizi, segnati dal pioniere della produzione automobilistica William Morris nel 1913, nella città universitaria sono state costruite circa 10 milioni di automobili.
7. Silverstone.
MINI United 2009
Friends, festival, challenge
Il MINI United festival, che negli ultimi anni ha portato appassionati da ogni parte del mondo alle manifestazioni di Misano (Italia) e di Zandvoort (Olanda), fa ritorno a casa nel 2009. Organizzato sul circuito di Silverstone dal 22 al 24 maggio in occasione dei 50 anni della MINI, il raduno internazionale prevede un programma di intrattenimento in puro ‘british’ degno di un momento così significativo nella vita della piccola vettura di Oxford. La festa di compleanno più importante dell’anno vede il venerdì sera dedicato alla musica elettronica, animata dalle note di Calvin Harris & Friends e da altri numeorsi Dj britannici.
Migliaia di MINI driver e appassionati di tutto il mondo sono attesi nella località del Northamptonshire scelta per il festival. Gli ospiti avranno l’opportunità di effettuare giri sul circuito di Silverstone a bordo delle proprie MINI o come passeggeri accanto a un partecipante del MINI CHALLENGE, nonché di assistere alla terza e quarta gara di questa affermata serie monomarca.
Il Mini Seven Racing Club organizzerà una gara nella quale si affronteranno sul circuito di Silverstone fino a 40 modelli d’epoca. Un’esauriente mostra guiderà gli appassionati attraverso il ricco e affascinante passato del marchio MINI. Esibizioni di stunt, gare di go-kart, corsi di guida e molto altro ancora accompagneranno i visitatori nel corso del MINI United.
Tutti i visitatori avranno a disposizione numerose aree di ristoro, bar e ristoranti dislocati intorno al sito di Silverstone. Un’area per i bambini fornirà intrattenimento per i piccoli con corse di “Bobby-Car”, arrampicate, pittura del viso e altro ancora.
In vero stile festival, sarà allestita nel vicino Whittlebury Park, ad appena dieci minuti a piedi dal sito, un’area di campeggio che ospiterà fino a 10 mila tende. Ulteriori informazioni riguardanti la sistemazione durante il festival sono disponibili sul sito www.miniunited.com.