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BMW e Sauze Project, una scuola di sci "speciale"
Fri Feb 13 18:00:00 CET 2004 Comunicati Stampa
Grazie alla collaborazione tra BMW Italia e la Scuola di Sci Sauze Project è nato il progetto "SciAbile" che offre corsi di sci gratuiti ai portatori di handicap
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Alessandro Toffanin
BMW Group
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Autore.
Alessandro Toffanin
BMW Group
Grazie alla collaborazione tra BMW Italia e la Scuola di Sci Sauze Project è
nato il progetto "SciAbile" che offre corsi di sci gratuiti ai portatori di
handicap
Tutti sulle piste con BMW e Sauze Project
Il progetto "SciAbile" sostenuto da BMW Italia in collaborazione con la Scuola
di Sci Sauze Project si propone di insegnare a sciare a tutte le persone
diversamente abili, in un ambiente immerso nella natura e a contatto con
personale qualificato e preparato tecnicamente. Il primo corso è stato dedicato
a ragazzi paraplegici. Attualmente sono 21 i disabili seguiti dalla scuola, 13
con handicap di tipo mentale e 8 con handicap di tipo fisico tra cui un non
vedente, tutti di età compresa tra gli 8 e i 35 anni. Gli allievi provengono
dal Piemonte, anche se la scuola è in attesa di allievi dalle altre regioni
italiane e ha già ricevuto richieste di partecipazione da un'associazione
francese che si occupa di persone menomate da amputazioni.
Il corso base è completamente gratuito grazie a BMW Italia e comprende quattro
lezioni della durata di tre ore ciascuna per quattro pomeriggi alla settimana,
lo skipass, fornito dal comprensorio sciistico del Sestriere, e il noleggio
dell'attrezzatura (in dotazione all'allievo per tutta la durata del corso). Il
tutto reso possibile dall'attivo impegno dei 35 maestri della Scuola di Sci di
Salice d'Ulzio, il cui obiettivo è quello di fornire ai partecipanti del corso
una completa autonomia e libertà sulle piste da sci.
Il progetto "SciAbile"
Il progetto SciAbile nasce grazie alla passione dei maestri di sci della scuola
Sauze Project, e in particolare dall'interesse e dalla professionalità della
dottoressa Claudia Gambarino, psicologa presso l'Ospedale Le Molinette di
Torino, maestra di sci, con alle spalle un master in psicologia dell'età
evolutiva e uno in psicologia dello sport. "E' stato soprattutto l'interesse e
la passione per lo sport, oltre alla voglia di fare qualcosa in più, di andare
oltre cio' che è normalmente il mondo dello sci. Abbiamo voluto dare a tutti la
possibilità di godere delle emozioni di uno sport come lo sci, di vederlo come
momento ricreativo e soprattutto di integrazione per quelle persone che non
sempre ne hanno la possibilità - ha detto la dottoressa Gambarino durante la
presentazione alla stampa -. Perchè proprio lo sci è uno sport all'aria aperta,
in mezzo alla natura. Avreste dovuto vedere la gioia di quei ragazzi che non
avevano mai visto prima la neve e le montagne". Obiettivo del progetto SciAbile
è quello di permettere alle persone colpite dalle varie tipologie di disabilità
di avvicinarsi al mondo dello sport, in particolare delle discipline alpine e
nordiche, e di praticarle in condizioni di uguaglianza agli sportivi
normodotati. Attraverso l'insegnamento dello sci e il contatto con un ambiente
naturale, aiutati da persone qualificate e appassionate, il progetto si propone
di favorire l'integrazione degli allievi portatori di handicap con la società e
l'ambiente circostante. Inoltre, tali attività, trovano applicazione anche
nelle persone normodate, che acquisiscono conoscenze sui diversamente abili e
sulle loro reali possibilità.
La partecipazione ai corsi è aperta a disabili con deficit motori (amputati,
paraplegici, tetraplegici), sensoriali (non vedenti, ipovedenti, non udenti) e
psichici (persone affette da sindrome di down, deficit cognitivi). La scuola
fornisce in dotazione agli allievi, per tutta la durata del corso, gli
strumenti e i mezzi necessari alle attività proposte, come mono-sci, bi-sci,
stabilizzatori, slitte speciali o fermapunte.
I maestri della scuola, tutti coinvolti a rotazione, presentano nel loro
curriculum professionalità e preparazione specifiche nel campo delle discipline
alpine e nordiche. Tra loro anche specialisti nell'insegnamento dello sci ai
portatori di handicap o educatori professionali. Ad aiutare i maestri in questa
attività sono intervenuti con un corso di formazione due istruttori della
Federazione Italiana Sport Disabili, Antonio Caracciolo e Alessandro Paris, un
disabile che ha insegnato ai maestri le tecniche per l'utilizzo del mono-sci.
Salice d'Ulzio e la Scuola di Sci Sauze Project
Le attività del progetto SciAbile vengono svolte nel comprensorio sciistico
della Via Lattea, in particolar modo nella località di Sauze d'Oulx (Salice
d'Ulzio, Torino), sede dell'Associazione Scuola di Sci Sauze Project. Il
comprensorio presenta 400 km di piste (di cui 80 con innevamento programmato) e
92 impianti di risalita, adatti a ogni livello, dal principiante all'agonista,
che ben si adattano a ogni tipologia di handicap.
Salice d'Ulzio è la località sciistica della Valle di Susa, circondata dai
Monti Triplex, Bourget e Genevris, ed è il paese di origine di grandi campioni
di sci italiani come Piero Gros, vincitore della Coppa del Mondo di sci del
1974 e di una medaglia d'oro, nella specialità dello slalom speciale, alle
Olimpiadi invernali di Innsbruck nel 1976.
BMW Group e l'impegno nel sociale
"Le aziende, in una repubblica fondata sul lavoro - racconta il Presidente di
BMW Italia Marco Saltalamacchia alla presentazione alla stampa - hanno
l'obbligo etico e morale di andare oltre i propri ruoli, e occorre che le
società restino integrate nel tessuto sociale di cui fanno parte. BMW Italia ha
sempre cercato di operare in questo senso".
Il programma a favore del progetto SciAbile è un esempio della responsabilità
sociale dell'azienda che va ben oltre i suoi collaboratori e allarga il suo
impegno all'intera società.
L'impegno di BMW Group nel campo del sociale e della medicina si materializza
anche nel sostegno a programmi importanti come quello portato avanti dal
laboratorio di ricerca sulle cellule staminali adulte all'Istituto Scientifico
Universitario S. Raffaele di Milano e nell'impegno alla lotta all'HIV/AIDS con
il progetto per la realizzazione di un poliambulatorio in prossimità dello
stabilimento BMW di Rosslyn, in Sudafrica, dove il futuro centro ospiterà un
servizio sanitario, una biblioteca e un nido per bambini.