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"An expression of joy". Pittura 'dinamica' per la nuova BMW Z4
Wed Jan 14 19:00:00 CET 2009 Comunicati Stampa
L'artista Robin Rhode, il regista Jake Scott e la nuovissima roadster della Casa di Monaco insieme per una performance d'eccezione
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Alessandro Toffanin
BMW Group
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Autore.
Alessandro Toffanin
BMW Group
L'artista Robin Rhode, il regista Jake Scott e la nuovissima roadster della
Casa di
Monaco insieme per una performance d'eccezione.
Immaginate una tela grande quasi quanto un campo di calcio. Sopra forme decise
e svolazzanti nei colori primari rosso, giallo e blu. Man mano che l'occhio
scopre il ritmo delle linee, delle curve, delle circonferenze e delle macchie
di colore, qualcos'altro viene svelato: le forme sono realizzate da
battistrada! Un'opera d'arte come nessun'altra, creata da un artista come
nessun altro - la nuova BMW Z4 Roadster.
Negli anni, BMW ha offerto a grandi artisti contemporanei l'opportunità di
esprimersi sulle superfici di diverse auto sportive del marchio. Tuttavia, la
performance artistica creata dal giovane sudafricano Robin Rhode supera
coraggiosamente il concetto che si cela dietro la BMW Art Car Collection. L'
automobile non è più solo una stupenda modella, ma è essa stessa l'artista.
"Questo lavoro - ha detto Rhode - è un'espressione della pittura in azione.
Spero di riuscire a comunicare la forza e l'emozione insite nella creazione
dell'arte".
"L'uso di un pennello fuori dagli schemi, come una vettura dalle alte
prestazioni - ha aggiunto - è per me un modo straordinario per studiare la
relazione tra emozione, tecnologia e creatività industriale".
Lo sviluppo del quadro, il processo di formazione in sé, è importante al pari
dell'opera finita. Per questa ragione l'opera della Z4 è stata suggestivamente
intitolata "An expression of joy".
Le immagini intense e vivaci create dai battistrada sulla colossale tela
appaiono dinamiche e spontanee, nate dall'estro del momento. Invece, ogni
singolo movimento è stato minuziosamente pianificato sin nel minimo dettaglio
ed è il risultato di un enorme sforzo tecnico. A differenza della leggendaria
"action painting" di Jackson Pollock, nulla è stato lasciato al caso. Robin
Rhode, giovane ed eclettico artista sudafricano noto a livello internazionale,
è un progettista esperto, in grado di organizzare e dirigere un grande staff
tecnico, ma con "An Expression of Joy" si è trovato a sperimentare nuove
strade. Quest'opera d'arte decisamente straordinaria, nata negli sconfinati
Downey Studios di Los Angeles, presenta un ulteriore elemento di criticità.
Durante la creazione del dipinto, il giovane regista Jake Scott, vincitore di
numerosi premi, ha dovuto riprendere la performance completa per la campagna tv
che accompagnerà nel 2009 il lancio della nuova BMW Z4 Roadster.
Ma quale è stata la gamma di colori applicati agli pneumatici? Com'era
equipaggiata la BMW Z4 per rispondere al concept specifico di Robin Rhode? E
come Jake Scott ha trasformato quest'atto di creazione dinamica in un film
altrettanto affascinante? Queste domande evidenziano i numerosi aspetti da
affrontare per dar vita a una performance che fondesse alta tecnologia e
visione artistica. Tutto è nato da un'idea, presentare la nuova generazione
della BMW Z4 in una location decisamente inconsueta.
"Una fonte d'ispirazione è stata l'opera di Gerhard Richter, con la sua serie
di dipinti 'Red, Yellow, Blue' realizzata nel 1973 per la sede centrale dell'
azienda a Monaco, in Germania - ha spiegato Rhode -. Un altro punto di
riferimento sono state le animazioni visive sperimentali degli anni Venti e il
cinema espressionista tedesco".
"Le tracce lasciate dagli pneumatici - ha concluso Rhode - fondono il piano
bidimensionale del quadro con lo spazio tridimensionale dell'esperienza di
guida vera e propria".
L'artista ha iniziato con alcuni schizzi, abbozzando sulla carta le forme e i
ritmi generali con le dita colorate di nero. Quindi, Robin Rhode ha creato l'
equivalente visivo dello storyboard, con i dettagli esatti di ogni singola
sequenza di guida e il colore specifico usato. Ovviamente, il conducente ha
ricevuto una copia dello storyboard che ha poi "inscenato" al posto di guida.
Poiché, a causa della piccolezza delle dimensioni pittoriche, era quasi
impossibile seguire lo sviluppo delle tracce realizzate, Rhode ha anche fornito
una miniatura di "An Expression of Joy" corredata da due modelli
dell'automobile, così da simulare le manovre di guida prima della "guida
pittorica" vera e propria.
Per il conducente, la performance artistica è stata una vera sfida, così come
guidare la MINI nel film "The Italian Job". Abituato a spingere al limite
automobili ad alte prestazioni sui circuiti di prova, il pilota ha dovuto in
questo caso seguire esattamente la coreografia definita da Rhode. Il che ha
significato eseguire più volte gli stessi movimenti, avanti e indietro, fino a
soddisfare l'artista relativamente all'intensità cromatica specifica. Ogni
volta continuando a tenere le tracce degli pneumatici perfettamente allineate.
Ciascun colore è stato applicato singolarmente attraverso ugelli telecomandati
montati nei pressi degli assali della roadster. Per evitare che i colori si
mescolassero incidentalmente, a causa di residui negli pneumatici, nuove serie
di pneumatici venivano fornite e sostituite con cura continuamente. Di tanto in
tanto, un Robin Rhode in calzini entrava letteralmente nel quadro per
aggiungere altro colore, se necessario, versandolo generosamente. Un aspetto
affascinante, creato fortuitamente da questo pennello a motore è costituito
dagli schizzi e dalle macchie di colore che accendono i copertoni della Z4 e
producono tracce visive ed echi della dinamica della composizione. La
monumentale tela è stata formata da singoli segmenti fissati insieme per creare
una superficie di circa 100 x 200 mq, consentendo così di organizzare in
quadranti il processo di guida e pittura. Questa soluzione favorisce anche la
conservazione e lo spostamento futuri dell'opera. Mostrati in pubblico per la
prima volta al Motor Show di Detroit (11-25 gennaio 2009) i segmenti dello
spettacolare quadro di Rhode saranno esposti a più riprese e in luoghi diversi
nel corso dell'anno.
Robin Rhode e il suo team hanno realizzato il progetto in 12 ore. E 12 ore è
stato il tempo concesso al regista Jake Scott e alla sua squadra per riprendere
i movimenti della guida cromatica della Z4. Cosa tutt'altro che facile, visto
che ogni segmento del film per la campagna BMW doveva essere immediatamente
"quello giusto". Per questo tipo di registrazione, infatti, non era possibile
effettuare il numero di riprese consueto. Scott, che sta ultimando il suo primo
lungometraggio, ha vinto numerosi premi per video musicali e spot commerciali.
Per affrontare il carattere singolare di questa particolare esibizione dal
vivo, Scott ha fatto ricorso alla sua esperienza nel filmare i concerti rock. L'
impresa dinamica di un'automobile intenta a dipingere è stata ripresa con 45
angolature simultanee. Così, mentre Robin Rhode guardava spiegarsi la
coreografia colorata, Jake Scott guardava con occhio critico tutti i numerosi
schermi che monitoravano i movimenti della telecamera.
"Per un regista, è sempre un dono osservare un artista al lavoro, in qualsiasi
disciplina - ha detto Scott -. È creazione allo stato puro e io ho avuto il
privilegio di osservare musicisti, attori e adesso un importante giovane
artista. Sono entusiasta di mostrare il legame, visto raramente, tra arte e
tecnologia in azione."
L'immenso spazio dei Downey Studios e le dimensioni gigantesche della vasca
ribassata in cui era stata stesa la tela fornivano vantaggi entusiasmanti per
il posizionamento delle telecamere. Al contempo, si trattava anche di
coordinare due progetti estremamente complessi e diversi - la performance
artistica vera e propria e le riprese di uno spot commerciale per la tv - fino
all'ultimo secondo. Ma, nonostante questa duplice sfida esigesse concentrazione
e precisione dei tempi, l'atmosfera che circondava le squadre coinvolte era
rilassata.
Robin Rhode
L'artista, nato a Cape Town nel 1976 e residente a Berlino, ha acquisito
notorietà negli ultimi anni grazie al suo lavoro artistico decisamente
peculiare. La sua opera è incentrata su performance sviluppatesi dalle sue
esperienze di studente delle scuole superiori cresciuto nei sobborghi di
Johannesburg, con una spiccata passione per sport, musica e moda. Attività che
ama mescolare con il processo di "fare arte". Nel 2001, Rhode è stato candidato
al FNB Vita Art Prize del Sud Africa. Ha partecipato a diverse mostre
collettive, incluse "Dislocation. Image. Identity. South Africa", Centro
Cultural de Maria, O'Porto, Portogallo (2002); "Shelf Life", Gasworks Gallery,
Londra, Gran Bretagna (2001) nonché "Juncture", The Granary, Cape Town, e
Studio Voltaire, Londra (2001). Tra le sue personali vi sono "Fresh: Robin
Rhode at South Africa National Gallery", Cape Town (2000).
Jake Scott
L'inglese Jake Scott, classe 1965, ha diretto video pubblicitari e musicali per
oltre 15 anni, accumulando riconoscimenti stellari tra cui numerosi Mtv awards,
una nomination per il Grammy, un Emmy e il Grand Prix a Cannes. Tra i suoi
clienti annovera marchi famosi quali Adidas, American Express, AOL, Coca Cola e
JP Morgan. L'elenco degli artisti con cui ha lavorato sembra un Who's Who dell'
industria musicale: REM, U2, Smashing Pumpkins e George Michaels. Jake Scott -
figlio d'arte di Ridley Scott ("Alien", "Blade Runner", "Il gladiatore") - ha
appena terminato il suo secondo lungometraggio, "Welcome to the Riley's" con la
star dei "Soprano", James Gandolfini.