Alla Triennale di Milano premiati i vincitori ed esposti i progetti del MINI Design Award 2005, dedicato al tema dell'illuminazione urbana

Lucio Lazzara, Ely Rozenberg, Matteo Ragni, i designer premiati dalla giuria
presieduta da Gillo Dorfles. Premio Università al Politecnico di Milano per il
progetto di Paolo Virgolini. Al concorso hanno partecipato giovani designer
professionisti e studenti di alcuni istituti universitari. La mostra - a
ingresso libero - apre il 13 e si conclude lunedì 18 aprile con l'evento a
inviti "Cityscape"

"Il futuro della Città: slow o fast? La luce." Il concorso
Dedicato al tema dell'illuminazione nel contesto urbano "Il futuro della Città:
slow o fast? La luce." è il primo dei tre concorsi di idee a invito rivolti
alle nuove leve del design italiano in programma fino al 2007 nell'ambito di
MINI Design Award, progetto triennale promosso da MINI in collaborazione con
l'Istituto Europeo di Design (IED) e con la partecipazione di ADI, Associazione
per il Disegno Industriale.

I quattro progetti e relativi autori premiati con il MINI Design Award 2005,
con i restanti 44 lavori pervenuti alla segreteria del concorso, sono stati
presentati oggi a Milano nel corso dell'anteprima della mostra allestita alla
Triennale.

La mostra, il catalogo, l'evento finale
-Il futuro della Città: slow o fast? La luce.
13-18 aprile 2005
Triennale di Milano, viale Alemagna 6
Informazioni al pubblico: tel. 02 724341, www.triennale.it
Ingresso libero.

-Il progetto espositivo
Realizzato da MINI su progetto e allestimento di Gianmario Corti (Icet
Studios), è curato da Rossella Bertolazzi, direttore della Scuola di Arti
Visive dell'Istituto Europeo di Design, con la collaborazione di Sergio Messina
per le installazioni sonore e di Claudio Sinatti per le proiezioni video.
Intitolata come il concorso, la mostra "Il futuro della Città: slow o fast? La
luce." è a ingresso libero.
"L'allestimento espositivo - ha spiegato Bertolazzi - è una passeggiata in una
città virtuale dove schermi, specchi, suoni sottolineano gli spazi, li
moltiplicano, li frantumano. Una passerella permette di passeggiare con vista
dall'alto per una visuale e un ascolto ancora diversi. Gianmario Corti ha
interpretato e "materializzato" nell'allestimento spaziale questa idea di
città, Sergio Messina ha realizzato il sound e Claudio Sinatti la parte
video. Il visitatore attraversando la mostra mixa da sé i vari suoni
spostandosi nello spazio. Secondo le situazioni che si generano in
quest'interazione, il meccanismo di sync casuale tra suono e immagini
rafforzerà in lui un senso di familiarità o di disorientamento".

-Il catalogo
A cura della stessa Bertolazzi con interventi di Aldo Colonetti, direttore
scientifico dell'Istituto Europeo di Design, Gillo Dorfles, critico e filosofo,
Carlo Forcolini, presidente ADI, e Nicola Giorgi, brand manager MINI, raccoglie
tutti i progetti pervenuti alla segreteria del MINI Design Award 2005 ed è
pubblicato, per l'art direction di Daniela Moretto, dalla Editrice Compositori
di Bologna.
"Nelle intenzioni di MINI e dell'Istituto Europeo di Design - ha spiegato
Nicola Giorgi, brand manger MINI - il catalogo "Il futuro della città: slow o
fast? La luce." oltre che uno strumento utile alla circolazione e al confronto
delle idee sul tema dell'illuminazione urbana, è anche un preciso
riconoscimento dell'impegno espresso da tutti i giovani professionisti (o
futuri tali) che hanno partecipato al MINI Design Award 2005".

-"Cityscape", performance videosonora
L'esposizione si chiude la sera di lunedì 18 aprile con un evento a inviti,
"Cityscape", sound and video live act di Sergio Messina e Claudio Sinatti.
"Al popolo del design e a tutti quelli che amano il mondo MINI - hanno
annunciato Giorgi e Bertolazzi - diamo appuntamento lunedì 18 aprile, quando,
fra le 18 e le 22, la mostra ospiterà le suggestioni di 'Cityscape'."

MINI Design Award 2005. I vincitori
"La qualità media dei partecipanti al concorso - è scritto nella relazione
della giuria del MINI Design Award 2005 - è stata decisamente di buon livello.
I progetti vincenti ciascuno a suo modo, hanno una loro originalità. Quello che
più si è notato è stato il coinvolgimento spaziale dei progetti, considerati da
vari autori non solo come oggetti, ma come spazi luminosi coinvolti attivamente
nella città".

Ecco i progetti e gli autori vincitori del concorso secondo il giudizio
insindacabile della giuria presieduta da Gillo Dorfles.

-1° premio. "Via col velcro" di Lucio Lazzara
Lucio Lazzara pone l'accento sull'aspetto "slow" della luce vista come un mezzo
per ricostruire un'atmosfera privata negli spazi urbani e renderli più
confortevoli. Quindi una luce che rallenta i ritmi e suggerisce un "salotto
urbano", rilassato, caldo; una luce per incontrarsi, per sostare, per parlare,
in sintesi una luce da soggiorno per la piazza: Abatjourban cioé un'abatjour
per la città. La giuria ha definito la sua proposta progettuale "una tipologia
innovativa di sistema di illuminazione che tende sia a creare uno spazio di
aggregazione sia di giorno che di sera e non solo ad illuminare".
"La progettazione - ha dichiarato Lazzara, laureato in architettura, fondatore
di Zetalab.com, studio di comunicazione visiva a Milano - è parte del mio DNA.
Il design di prodotto mi interessa molto anche se mi occupo principalmente di
grafica, video e art direction. Nello specifico ho voluto promuovere il lato
sociale e slow della luce, il concetto di piazza e di aggregazione, che sembra
essere un po' in difficoltà in Italia, soprattuto al nord. Mi piacerebbe poter
realizzare davvero Abatjourban e vederla vivere nelle piazze, nei parchi, negli
spazi pubblici".

-2° premio. "Giardino cromatico" di Ely Rozenberg
Rozenberg ha ideato un affascinante spazio urbano, una sorta di giardino
pubblico incantato, illuminato con faretti led con il sistema rgb costellato da
regolatori che, calpestati, emettono luci colorate di intensità variabile. Nel
giudizio dei giurati: "Un aspetto ludico e interattivo espresso con una certa
eleganza".
"Mi occupo di ricerche e sperimentazioni con nuovi materiali e tecnologie - ha
detto Rozenberg, classe 1969, laureato di Industrial Design presso la Bezalel
Academy of Art and Design di Gerusaleme, fondatore con A. Bianchini e M.
Garelik dello studio di progettazione Oz, a Roma -. Ho già partecipato a mostre
dedicate al tema della luce e ho qualche lampada in produzione. Quest'anno, per
il Salone del Mobile, collaboro alla mostra 'Promisedesign - new design from
Israel', allestita proprio qui alla Triennale di Milano. Il mio 'Giardino
Cromatico' è un progetto d'interazione con la luce nello spazio pubblico
piuttosto che design di un prodotto. Spero un giorno di vederlo realizzato".

-3° premio. "Do you light MINI?" di Matteo Ragni
Ragni ha proposto un lampione la cui forma rimanda ai fanali della MINI che,
incontrandosi danno vita a un cuore luminoso. Di giorno il lampione comunica
con la città attraverso un cuore pulsante, simbolo del lato "fast" della città
dove auto e uomini scorrono veloci. Di notte, dopo aver accumulato l'energia
della giornata, questo cuore si apre "per donare alla città il suo bagliore".
Per la giuria il lavoro rappresenta "lo studio molto accurato, se pur con uno
spiccato formalismo, di un sistema per l'illuminazione urbana".
"Da ormai 10 anni faccio il mestiere più bello del mondo - ha affermato Ragni,
laureato in architettura al Politecnico di Milano, fondatore dello studio
Aroundesign con Giulio Iacchetti, col quale nel 2001 ha vinto il Compasso d'Oro
ADI per la posata multiuso biodegradabile "Moscardino", oggi parte
dell'esposizione permanente del design al MOMA di New York -. Mi è capitato di
progettare un po' di tutto: casalinghi, mobili, gioielli, abbigliamento, borse,
biscotti, persino tombini stradali. Per questo motivo ho accolto subito con
piacere e onore l'invito di MINI a partecipare a questo concorso, anche se (e
soprattutto) non sono specializzato in illuminazione stradale".

-Premio Università. Politecnico di Milano, "La città di Welles" di Paolo
Virgolini
Immaginando Milano come una delle tante città invisibili descritte da Italo
Calvino, Paolo Virgolini ha concepito un oggetto luminoso astratto da tutto ciò
che lo circonda. In sostanza, un disco alieno e "immediatamente riconoscibile,
surreale e in continua evoluzione" sospeso da terra grazie a un sistema di cavi
in tensione ancorati a tre grandi sostegni. Secondo la giuria: "Un'idea
innovativa e fortemente caratterizzante lo spazio".
"Sono molto soddisfatto - ha detto Virgolini -, la "Città di Welles" è stato un
progetto in cui ho notato chiaramente come la luce possa diventare strumento
molto forte di interpretazione dei nuovi paesaggi urbani. Spero che la mia
futura professione mi consenta di continuare a progettare conservando lo stesso
entusiasmo".

Per la cronaca i premi - al lordo di imposte, tasse e trattenute di legge -
sono così quantificati: 1° premio diecimila euro; 2° premio ottomila; 3° premio
cinquemila; il Premio Università è una borsa di studio del valore di seimila
euro.

La giuria, i designer e gli istituti del MINI Design Award 2005
-Giuria
Presidente: Gillo Dorfles, pittore e critico d'arte. Membri: Enrico Finzi,
presidente degli istituti di ricerca Astra e Demoskopea, Elio Fiorucci,
stilista, Alessandro Mendini, architetto e designer, Piergiovanni Ceregioli,
responsabile ricerca e sviluppo iGuzzini, Piero Castiglioni, architetto e
designer, Carlo Forcolini, presidente dell'ADI.

-Designer
Donatello Amabile, "Luminocity"; Alberto Benedetti, "Mutatis mutandis"; Thomas
Berloffa, "Stella"; Boris Bertolini, "Frammenti di memoria"; Pier Filippo
Ferrari, "De-light"; Lorenzo Gecchelin, "Dark dark dark"; Lucia Galia, "La luce
nel futuro della città"; Lucio Lazzara, "Via col velcro" (1° premio); Ilaria
Marelli, "Ombra nella luce"; Alessandra Pasetti, "Light-in"; Germano Pecoraro,
"Tsaf o wols all.light"; Matteo Ragni, "Do you light MINI?" (3° premio); Tobia
Repossi, "Voce al laser"; Ely Rozenberg, "Giardino cromatico" (2° premio);
Raffaele Riccardo Sabbadini, "Spazioluce_elementi mutevoli"; JoeVelluto
Associati e Alessandro Busana, "MINIgo!"; Mattia Lorenzo Vittori, "Joe - una
seduta... illuminante".

-Scuole universitarie
Queste le università coinvolte e i docenti di riferimento per i loro studenti.
-Istituto Europeo di Design (Milano), arch. Alessandro Chiarato, direttore di
IED Design Milano - Politecnico di Milano, Facoltà del Design, prof. Alberto
Seassaro, preside della Facoltà del Design (Premio Università) - Università
IUAV (Venezia), Facoltà di Design, prof. Raimonda Riccini, vice direttore del
Corso di Laurea di Disegno Industriale/claDIS Facoltà Design e Arti -
Università degli Studi La Sapienza di Roma, Prima Facoltà di Architettura
"Ludovico Quaroni", Dipartimento Itaca, prof. Antonio Paris, presidente del
Corso di Laurea in Disegno Industriale - Università di Palermo, Dipartimento di
design, Corso di Laurea in Disegno Industriale, prof. Vanni Pasca, presidente
del Corso di Laurea in Design - Università di Napoli Federico II, Facoltà di
Architettura, prof. Ermanno Guida, ordinario di Disegno Industriale, direttore
del Corso di perfezionamento in "Design per i beni culturali".

Per ulteriori informazioni alla stampa contattare:
-MINI: Paride Vitale, tel. 02 51610.710, fax 02 51610.416, email:
paride.vitale@mini.com
-Istituto Europeo di Design: Fabrizia Capriati, tel. 02 55192.963 fax. 02
5457.382, email: f.capriati@milano.ied.it
-ISM Italia: Luca Bolzoni, tel. 02 733.403, fax 02 7382853, email:
lbolzoni@ismitalia.it

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In allegato la documentazione stampa relativa all'evento MINI Design Award che
ha avuto luogo alla Triennale di Milano:

Download 1: comunicato stampa "Premiazione MINI Design Award 2005"in formato
Microsoft Word "050415_M12_MDA_ComSta.doc"

Download 2: cartella stampa "MINI Award Design" in formato Microsoft Word
"MDA_CartSta.doc"

Download 3: cartella stampa "MINI Award Design" in formato .pdf
"MDA_CartSta.pdf"

Download 4: comunicato stampa "Exciting MINI" in formato Microsoft Word
"Exciting MINI.doc"